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Cronaca

L'abusivismo edilizio non arretra: scoperti tre nuovi casi

C’è chi realizza immobili senza alcuna concessione o in difformità della licenza e chi ristruttura senza nemmeno tener conto dell’autorizzazione che il Municipio concede

Non cresce, ma neanche arretra. E’ il fenomeno dell’abusivismo edilizio. Tre gli ultimi casi scoperti ad Agrigento – durante i controlli realizzati durante tutto il mese di settembre – dalla polizia municipale, che è coordinata dal comandante Gaetano Di Giovanni, e dai responsabili dell’ufficio Edilizia di palazzo dei Giganti.

I vigili urbani hanno scoperto, sul lungomare Falcone-Borsellino, a San Leone delle opere realizzate “su suoli di proprietà dello Stato o di altri enti pubblici”. In contrada San Biagio, invece, che è zona di Verde pubblico e di Salvaguardia ambientale, sono state scovate due opere realizzate in assenza di concessione edilizia.

Il trend, nella città dei Templi, sia in centro che nelle periferie, si mantiene sempre lo stesso. C’è chi realizza immobili senza alcuna concessione edilizia o in difformità della licenza e chi ristruttura senza nemmeno tener conto – e in questi casi gli illeciti vengono sempre appurati dall’ufficio tecnico comunale – dell’autorizzazione che il Municipio concede. Di norma, gli uffici comunali dispongono sempre la sospensione dei lavori che, sempre, praticamente, si trasforma in una ingiunzione a demolire. Nella maggior parte dei casi, si tratta di piccole opere.

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