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Cronaca

"Abusi e violenze su disabili psichici", fra i 9 ospiti dell'ospizio "lager" anche un anziano di Canicattì

Complessivamente 6 gli indagati: uno è finito in carcere e due, fra cui una donna nata ad Agrigento ma residente a Serradifalco, ai domiciliari. L'intercettazione sul pensionato canicattinese: "Lo devi lavare? Cambialo e basta! Ascolta ... manco a cambiarlo ... mettici un po' di deodorante .. ascoltami"

Fra i 9 ospiti dell'ospizio dell'orrore di Serradifalco - dove erano, secondo l'accusa, all'ordine del giorno maltrattamenti, violenze e perfino un abuso sessuale su un'anziana - c'era anche un agrigentino: un canicattinese per la precisione. Emerge dalle pagine dell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Gigi Omar Modica del tribunale di Caltanissetta su richiesta della Procura nissena. I carabinieri del Nas hanno scoperto - nella struttura socioassistenziale per disabili psichici di Serradifalco - casi di malnutrizione, abbandono di incapaci e somministrazione abusiva di farmaci. Cinque le ordinanze eseguite, stanotte, a carico di titolari e dipendenti della struttura che è stata posta sotto sequestro.

Che ci fosse un anziano canicattinese fra gli ospiti della struttura emerge perché, lo scorso 10 marzo, due degli indagati parlano - secondo l'intercettazione - d'andare a Canicattì per andare a prendere la pensione dell'uomo. Ma c'è un problema, l'anziano ha la carta d'identità scaduta. Ad un certo punto, "Vincenzo Biundo riferisce di voler provvedere a lavare l'anziano. Ma Rosa Anna Milazzo, arrabbiata, gli impone di mettere soltanto il deodorante" - viene ricostruito nelle pagine dell'ordinanza. Ecco lo stralcio dell'intercettazione: 

Biundo: "Il tempo che lavo a (omissis)

Rosa Anna Milazzo: "Lo devi lavare? Cambialo e basta! Ascolta ... manco a cambiarlo ... mettici un po' di deodorante .. ascoltami". 

Sono state le telecamere nascoste dai carabinieri nella sede di Serradifalco della comunità per assistenza a disabili fisici a svelare il clima che si viveva in quello che gli stessi investigatori, in una nota ufficiale, definiscono un 'lager' in cui vivevano nove ospiti. I militari dell'Arma ritengono "emblematico un episodio dove uno degli ospiti, cieco, viene picchiato brutalmente dall'operatore, poiché colpevole di aver orinato al di fuori del water".

Gli ospiti, di concerto con l'Asp, sono stati trasferite in altre strutture. L'inchiesta, denominata 'Bad careviger', si basa appunto sulle indagini del Nas di Ragusa e dei carabinieri del comando provinciale di Caltanissetta. L'attività investigativa è scaturita da un controllo, eseguito nell'ambito di servizi disposti in campo nazionale dal comando carabinieri per la Tutela della salute di Roma, d'intesa con il ministero della Salute, finalizzati a monitorare la corretta gestione delle strutture socio-assistenziali.

Sei, in totale, gli indagati dell'operazione "Bad Caregiver". I carabinieri, in esecuzione dell'ordinanza del gip del tribunale di Caltanissetta, hanno condotto in carcere Vincenzo Biundo, 54 anni, accusato di violenza sessuale aggravata, abbandono di incapaci e di esercizio abusivo della professione infermieristica, per aver somministrato medicine, benché sprovvisto di specifico titolo professionale. Agli arresti domiciliari sono stati posti il gestore della struttura Rocco Giovanni Scordio, 50 anni, e un'operatrice, Rosa Anna Milazzo, 51 anni, nata ad Agrigento, ma residente a Serradifalco. La misura interdittiva di 12 mesi del divieto di esercitare la professione di operatore in comunità alloggio, case di riposo per anziani e in ogni altro tipo di comunità è stato disposto per due dipendenti, un 24enne e una 75enne. Una sesta persona è indagata in stato di libertà. Sono accusati dalla Procura di Caltanissetta,  a vario titolo, di maltrattamenti, abbandono di incapaci ed esercizio abusivo della professione di infermiere.

frame violenze ospizio serradifalco, foto ansa-2

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