"Violentò la nipote per cinque anni", chiesta condanna a 12 anni per un 45enne
Proposti 9 anni, invece, per la sorella, madre della ragazzina, che sarebbe stata a conoscenza dei fatti e non li avrebbe impediti
Per cinque anni avrebbe violentato la nipote con la complicità della sorella, madre della ragazzina, che sapeva tutto e non lo impedì “avendo l’obbligo giuridico di farlo”. Per il principale imputato, un uomo di 45 anni di origini rumene, che si trova in carcere dal 2 febbraio dell’anno scorso, il pubblico ministero Alessandra Russo ha chiesto la condanna a 12 anni di reclusione.
Nove anni per la sorella, accusata – come il principale imputato – di violenza sessuale perché la legge equipara la condotta omissiva a quella di chi materialmente commette gli abusi. L’inchiesta è partita dopo un esposto dei servizi sociali del Comune di Cattolica Eraclea. Pare che l’attività di indagine sarebbe stata favorita anche dalla denuncia di una parente. La ragazzina, adesso quattordicenne, è stata affidata ad un centro d’accoglienza per minori. L’uomo ha negato le accuse dicendo di non avere mai abusato della nipote che, invece, ha descritto una serie di orribili violenze e soprusi di cui sarebbe rimasta vittima.
“Le indagini e il successivo dibattimento – ha detto ieri il pm durante la requisitoria – hanno accertato i fatti senza alcun dubbio. La vicenda, purtroppo, matura in un contesto di profondo degrado sociale e umano”. L’uomo, da residente da sempre a Cattolica Eraclea, avrebbe voluto scappare all’estero dopo che la sorella, di un anno più grande, lo aveva avvisato dell’imminente interrogatorio della ragazzina.