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Cronaca

"Abusi sessuali su una ragazzina", madre e patrigno rinviati a giudizio

L'accusa nei confronti della donna e del proprio compagno, un netturbino cinquantenne, arriva dalla zia a cui la vittima avrebbe raccontato di avere subito violenze per sette anni

Abusi sessuali dal patrigno con la complicità della madre. Vittima una ragazzina adesso quasi diciottenne, originaria dell'Agrigentino. L'accusa nei confronti di una donna e del proprio compagno, un netturbino cinquantenne, arriva dalla zia a cui la vittima avrebbe raccontato di avere subito abusi per sette anni. Ora la madre e il compagno sono finiti sotto processo, rinviati a giudizio per violenza sessuale aggravata ai danni di minore. La zia ha risposto alle domande del pubblico ministero Brunella Sardoni e degli avvocati della difesa Nicola Grillo e Antonino Manto, oltre che del legale di parte civile Monica Malogioglio che assiste la stessa ragazzina.

"Era profondamente turbata, - ha rivelato la donna - inizialmente non era sicura di confidarsi. Poi mi ha raccontato tutto ed è venuto fuori un quadro che non mi sarei mai immaginata". L'uomo, pochi giorni fa, è stato scarcerato e ha ottenuto gli arresti domiciliari dopo che i difensori, gli avvocati Nicola Grillo e Davide Casà, hanno documentato, fra le altre cose, la disponibilità di un immobile dove abitare da solo e senza possibilità di venire a contatto con altri minorenni. Il processo è in corso davanti al collegio di giudici presieduto da Giuseppe Melisenda Giambertoni, con a latere Maria Alessandra Tedde e Giancarlo Caruso.

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