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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

"Abusi sulla figliastra per 7 anni con la complicità della madre", la parola passa al pm

Imputato un netturbino cinquantenne e la compagna. I giudici della prima sezione penale hanno rigettato la richiesta di sentire nuovi testimoni. Spazio alla requisitoria

Per sette anni avrebbe abusato della figlia minorenne della propria compagna con la complicità della donna. Adesso la parola passa al pubblico ministero Brunella Sardoni. Questa mattina i giudici della prima sezione penale hanno rigettato tutte le richieste di “prove suppletive” che i difensori avevano avanzato. Il 18 maggio toccherà al pm illustrare le sue conclusioni e probabilmente chiedere la condanna del presunto mostro.

Il principale imputato è un netturbino cinquantenne, accusato di avere ripetutamente abusato della figliastra. Anche la compagna, madre della ragazzina che ha compiuto 18 anni da pochi giorni, è sotto processo con l’accusa di concorso in violenza sessuale perchè sarebbe stata a conoscenza dei presunti abusi e non li avrebbe impediti.

I testi citati dalla difesa (gli avvocati Davide Casà, Nicolò Grillo e Barbara Garascia) hanno riferito l’esistenza di un contesto familiare del tutto sereno e incompatibile con le accuse. L’uomo è stato arrestato il 2 ottobre del 2015, dopo che la ragazzina si è decisa a denunciarlo e raccontare i presunti abusi sessuali subiti per anni dal patrigno. Con la decisione dei giudici di non disporre le nuove prove (la difesa voleva riascoltare la presunta vittima e alcuni amici) il processo si avvia alla conclusione.

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