Palpeggiamenti e baci rubati ad una quindicenne? Assolta giovane cuoca
Una ragazza di 25 anni era stata accusata di atti sessuali con una minorenne figlia dei suoi datori di lavoro: proscioglimento anche dall'accusa di stalking. La difesa produce dei messaggi che provavano un rapporto consensuale e platonico
Assoluzione perchè il fatto non sussiste: il giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, ha scagionato una cuoca venticinquenne dall'accusa di atti sessuali con minorenni e stalking.
La giovane imputata, in particolare, era stata accusata da una quindicenne, figlia dei titolari del ristorante dove l'imputata lavorava, di averle "rubato" dei baci, in una circostanza "spinti", e di averla palpeggiata sul sedere e sul seno.
Tre, in particolare, gli episodi contestati. I presunti abusi, secondo l'impostazione accusatoria che non ha retto al vaglio del processo, sarebbero avvenuti, nel luglio dell'anno scorso, in una saletta del ristorante, alla Villa Bonfiglio e nell'abitazione della ragazzina dove la chef sarebbe andata con la scusa di salutarla e, approfittando dell'assenza di altre persone, secondo l'accusa adesso smentita, l'avrebbe toccata nel seno e nel sedere.
La ragazzina, inoltre, denunciò di essere stata ripetutamente importunata, inseguita e pedinata per strada e alla Villa Bonfiglio. Fra le accuse anche quella di averla importunata al telefono in un paio di circostanze.
Per questi fatti la ragazza prima è stata destinataria di un provvedimento cautelare che le imponeva di restare lontana dalla presunta vittima e poi è finita a processo con le procedure del giudizio immediato.
La difesa, affidata all'avvocato Caterina Calamia, ha sostenuto la totale infondatezza delle accuse documentando, in particolare, che fra la cuoca e la ragazzina vi era una "relazione consensuale e platonica" e che non vi era stato alcun abuso. A provare la circostanza, in particolare, alcuni messaggi inequivocabili che sono stati acquisiti agli atti solo durante il processo tanto che lo stesso pubblico ministero ha poi chiesto l'assoluzione.