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Cronaca

Uil Acquisto: "Su 640 e 189 le promesse dell’assessore Falcone sono solo propaganda”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

La Uil di Agrigento interviene ancora una  volta sul nodo strade nella nostra provincia e in particolar modo dopo la nota dell’Anas sulle strade statali  40 e 189, due arterie fondamentali per gli agrigentini per raggiungere Palermo e Catania, che comunque ancora una volta per l’apertura al traffico segnano una costante: ritardi e contenziosi che di fatto non agevolano la chiusura dei lavori.  

“Dobbiamo constatare ancora una volta che sui lavori di raddoppio della ss.640 l’Agrigento- Caltanissetta e l’ammodernamento della ss.189, o meglio del tratto della ss.121 Bolognetta- Bivio Manganaro, i tempi si allungheranno e purtroppo non è una novità. Adesso, dalle ultime note Anas e le dichiarazioni dell’Assessore alle infrastrutture Falcone si parla di 2019 per la prima arteria e 2020 per la seconda, notizie che non ci confortano. E’ vero che leggiamo che l’Anas ha comminato della sanzioni alla società appaltatrice (la Cmc), ma questo non allevia il disagio che purtroppo permane; oggi l’Assessore Falcone ha rassicurato che il tratto Canicattì-Caltanissetta, il secondo tratto dell’autostrada, sarà completato a fine novembre ma noi restiamo scettici e speriamo ancora una volta di non dovere sollecitare l’ennesimo ritardo. In pratica, se tutto va bene, per completare la ss. 640, e il successivo raccordo per l’imbocco autostradale per Catania e Palermo, si dovrà attendere l’estate 2019, ergo quasi un altro anno di supplizio e danni economici e sociali per i cittadini agrigentini. Sulla ss. 189 (un altro autentico supplizio per tanti cittadini agrigentini) si aspetta, adesso, la perizia di variante tecnica presso la direzione Anas di Roma, ergo anche qui, bene che vada, l’apertura al traffico viene programmata fra 18 mesi. L’unica notizia positiva sembra essere quella che prevede pian piano l’apertura dei tratti in costruzione. L’accelerazione che aveva assicurato l’Assessore Falcone, con lo spegnimento di tutti i semafori entro fine anno, è una promessa che oggi sembra un miraggio. Ecco perché restiamo fortemente insofferenti e preoccupati per una situazione viaria che ha portato a ritardi e inadempienze che non possono essere accettate supinamente, perché il nostro territorio subisce  un’emergenza dietro l’altra e il tessuto viario in questo stato provoca disagi di tutti i tipi. Non escludiamo di mettere in moto delle azioni eclatanti per dare certezza ai tempi di apertura, perché vediamo totale disinteresse da parte di molti amministratori locali e parlamentari agrigentini che (e non riusciamo a capire come mai) non fanno squadra con gli strumenti in loro possesso per sollecitare Governo, Anas e ditte a rispettare i tempi che si dilatano sempre come un film visto e rivisto che non ha mai una degna conclusione.”

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