Sentenza del Tar, docente agrigentino riammesso al concorso
L'insegnante, che ha 35 anni, era stato escluso, ma i giudici amministrativi lo hanno reintegrato ed hanno condannato il Ministero
Il Tar del Lazio, condividendo le censure formulate dagli avvocati Girolamo Rubino e Mario La Loggia, “ritenendo che la cancellazione informatica di una domanda di partecipazione al concorso senza che a ciò corrisponda una precisa volontà in tal senso del concorrente costituisca un comportamento antigiuridico, senza che possa imputarsi a parte ricorrente l'erronea progettazione del sistema di gestione documentale dell'amministrazione”, ha accolto il ricorso di un insegnante agrigentino di 35 anni che aveva presentato la domanda per partecipare ad un concorso per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente per posti comuni dell'organico relativo alla scuola primaria e dell'infanzia.
“Il Tar – si legge in una nota – ha sancito l'obbligo dell'amministrazione di predisporre prove suppletive, al fine della partecipazione del ricorrente al concorso, ed ha condannato il Ministero al pagamento delle spese processuali”.
