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Cronaca Palma di Montechiaro

"Favorirono latitanza del boss Genova", a Palma 10 rinvii a giudizio

Tra gli indagati ci sono anche 4 carabinieri che all'epoca dei fatti erano in servizio. A processo anche marito e moglie di San Biagio Platani.

Francesco Provenzano, gup del Tribunale di Agrigento, ha rinviato a giudizio 10 persone accusate di avere favorito la latitanza di Cesare Genova, considerato il boss di Delia.

La richiesta di rinvio a giudizio, che riguarda anche 4 carabinieri, era stata avanzata dai pm Matteo Delpini e Santo Fornasier. Il processo avrà inizio il 14 settembre.

Ecco i nomi dei rinviati a giudizio: i carabinieri Umberto Cavallaro di 36 anni, Giuseppe Federico di 48 anni, Angelo Santamaria di 53 anni (che risponde solo di omessa denuncia) Andrea Mirachi di 40 anni, all’epoca dei fatti tutti in servizio a Palma di Montechiaro; i palmesi Calogero e Francesco Burgio di 30 anni, il romano Aurelio Nardella di 54 anni, Carmela Savina Forte, 59 anni, e il marito Vincenzo Noto di 66 anni, di San Biagio Platani; e lo stesso Cesare Genova.

L’uomo stava scontando l’ergastolo, nel carcere di Rebibbia di Roma, per un omicidio commesso nel ’94. L’11 aprile del 2010 evase, non tornando in carcere dopo un permesso premio, e venne arrestato il 14 luglio del 2011. Avrebbe trascorso, secondo l’accusa, parte della latitanza a Palma di Montechiaro.

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