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Catalogatori, Aldo Mucci: "Il gioco delle tre carte della Regione"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

I catalogatori hanno manifestato davanti all’assessorato regionale ai Beni culturali perché ancora precari dopo ben 18 anni. Questi lavoratori, che mandano avanti i nostri Beni culturali, vivono in una assurda precarietà, senza alcuna garanzia contrattuale nonostante una legge regionale ed una sentenza della Corte costituzionale a loro favore”.Infatti, la Corte costituzionale ha riconosciuto legittimo l’articolo 66 della legge regionale 8/2018, dichiarando non fondata la censura promossa dal governo nazionale.Secondo la Consulta, la Regione Siciliana ha il diritto di ricomprendere il personale dei catalogatori e esperti catalogatori nella integrandoli nella dotazione organica dell’amministrazione regionale, in quanto essa è funzionale alla realizzazione di esigenze organizzative dell’amministrazione pubblica siciliana. La Corte, in particolare, ha stabilito che “la disposizione regionale costituisce espressione della competenza legislativa esclusiva in materia di ordinamento degli uffici e degli enti regionali, di cui all’articolo 14 lettera P), della Statuto della Regione Siciliana”. Il governo regionale è pertanto abilitato a procedere alla stabilizzazione di catalogatori e esperti catalogatori. La cosa assurda consiste nel fatto che, secondo quanto previsto da una norma della finanziaria in discussione all’Ars, la Regione potrebbe avvalersi della collaborazione di dirigenti o personale esterno a tempo determinato. Ilclassico ed antico gioco delle tre carte. Troppi punti oscuri in questa vicenda. È tempo di avere delle risposte e di comprendere quali siano le reali intenzioni del Governo siciliano,in merito ai catalogatori.SGB ha chiesto un apposito tavolo tecnico da tenersi alla presenza dell’Assessore alle Autonomie locali e Funzione pubblica Marco Zambuto, dell’Assessore alla Famiglia, Politiche sociali e Lavoro Antonio Scavone, dell’ Assessore ai Beni culturali e Identità siciliana Alberto Samonà.

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