rotate-mobile
Trinacria selvaggia

Trinacria selvaggia

A cura di Antonio Vanadia

Terremoti ed eruzioni: facciamo chiarezza contro la disinformazione

Il sisma che ha sconvolto l'Italia centrale non ha nulla a che vedere con l'attività in Sicilia, sono due ambienti geodinamici assolutamente diversi e distanti svariate centinaia di chilometri

Ogni volta che la Sicilia o altre regioni vengono interessate da manifestazioni naturali quali  terremoti, maremoti o  eruzioni vulcaniche, ecco che puntualmente emergono dall'oblio schiere di ignoranti che disinformano. Mi permetto, da umile divulgatore naturalistico, di fare il punto della situazione.

Il terremoto che ha sconvolto l'Italia centrale non ha nulla a che vedere con l'attività sismica in Sicilia, sono due ambienti geodinamici assolutamente diversi e distanti svariate centinaia di chilometri. L'Etna è poi un altro caso a parte, questo vulcano, quando è in fase di stasi e non erutta si prepara per un nuovo parossismo,''prepararsi ''significa anche generare sciami sismici, scosse che interessano l'intero edificio vulcanico, fenomeni che puntualmente si verificano qualche giorno prima e poche ore prima dell'inizio di un'eruzione. Le scosse dell'Etna sono innocue raggiungono magnitudo basse generalmente comprese fra 2 e 3.

L'Etna, a livello sismico, non rappresenta un problema, ci si deve preoccupare invece di ben altro, quello che riempie di sgomento geologi e sismologi sono le faglie che tagliano la crosta terrestre nella parte ionica della Sicilia, faglie che hanno già generato terremoti apocalittici che hanno ucciso 200.000 persone. Andando indietro nel tempo ci si rende conto dell'immane teoria di morte e distruzione, in letteratura troviamo testimonianze che partono dal 91 avanti Cristo. Nella Sicilia orientale vi sono faglie che quando si attivano sprigionano un'energia compresa fra il settimo e l'ottavo grado della scala Richter.

I terremoti più forti dell'intero territorio italiano sono avvenuti nelle province di Messina, Catania e Siracusa, i terremoti del 1908, del 1693 e 1169 sono un ricordo sinistro e orrendo.

Questi tre terremoti, come ricordavo, hanno provocato complessivamente 200.000 morti e distruzioni immani. Sismologi e geofisici sono concordi nell'affermare che questi eventi si ripeteranno nelle stesse aree probabilmente in tempi molto vicini, ma noi, disgraziatamente per ignoranza e criminale indifferenza non siamo assolutamente preparati, non vi sono e non si costruiscono edifici antisismici, non si informa la popolazione sulle manovre e il comportamento da adottare in caso di sismi, in parole povere siamo nelle mani di Dio.
 

Si parla di

Terremoti ed eruzioni: facciamo chiarezza contro la disinformazione

AgrigentoNotizie è in caricamento