Il "teatrino" della Scala dei Turchi
Durante l'estate si registra il costante e demenziale costume di sbrecciare e asportare la marna per scioglierla in acqua e spalmarla inutilmente e perniciosamente sulla pelle
In questi giorni abbiamo assistito a uno spettacolo inglorioso e piccino, una passerella di ''politici'' alla Scala dei Turchi, tutti li a sgomitare per acquisire un'improbabile patente ambientalista, certo che se avessi il vezzo di vestire i panni del ''dietrologo'' mi divertirei notevolmente.
A Realmonte e non solo, non hanno compreso che la ''Scala dei Turchi'' appartiene all'intera umanità e non ai realmontini, lo stesso concetto vale per la Valle dei Templi, la Riserva di Torre Salsa e qualsiasi altro sito archeologico, paesaggistico, arc
Ciò posto, la situazione in cui versa la ''Scala'' non è assolutamente idilliaca, il sito è abbandonato ai capricci di qualsiasi teppista.
Durante l'estate si registra il costante e demenziale costume di sbrecciare e asportare la marna per scioglierla in acqua e spalmarla inutilmente e perniciosamente sulla pelle e poi, l'abbandono di rifiuti, cani liberi di scorazzare sulla spiaggia, transito di moto, graffitari, trapanatori, ch
I rimedi? Darla in gestione al Fai che ha dimostrato nei fatti concretamente di essere capace di gestire e conservare i beni ambientali in maniera eccellente, occorrono regole draconiane e vigilanza stretta. E qualche parola sullo specchio d'acqua della ''Scala dei Turchi'', occorre perimetrare un'area marina che faccia da cuscinetto alla ''Scala'' consentendo ai visitatori di poter balneare senza l'odiosa spada di Damocle rappresentata dalla fitta schiera di ''Magellani de noantri'' che giungono con gommoni, barche e moto d'acqua. Gavitelli e catene in mare come nella ''Baia dei Conigli" a Lampedusa e si chiude definitivamente la questione. Questa è l'unica strada giusta per conservare e valorizzare la ''Scala dei Turchi'' il resto è solo teatrino.