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Trinacria selvaggia

Trinacria selvaggia

A cura di Antonio Vanadia

Robinson Crusoe per un giorno (seconda parte)

Si è fatto tardi riguadagno a malincuore la spiaggia, già vedo il dhoni che viene a prendermi, ho il tempo di raccogliere una noce di cocco e di berne l'acqua, mentre il sole inizia a calare incendiando il cielo di questo paradiso tropicale

Indosso maschera e pinne e scivolo in acqua, il fondo candido della laguna riflette la luce, intorno un tripudio di forme e colori. Tridacne di ogni grandezza dai mantelli colorati di blu, acropore di ogni colore in cui si rifugiano gruppi di damigelle di un verde delicato e fluorescente, gigantesche attinie popolata da pesci pagliaccio, alzo sabbia con le pinne e subito si avvicinano delle triglie gialle che con i loro bargigli sondano il fondo alla ricerca di vermi, un grosso pesce grugnitore dalle pinne gialle con strisce bianche e nere tende l'agguato sotto un ciglio roccioso.

Un carango grosso occhio si fionda su dei pesciolini per divorali mentre un pesce palla pattuglia instancabilmente un tratto di scogliera alla ricerca di prede. Tutto ad un tratto sono avvolto da un foltissimo branco di grandi pesci chirurgo blu alla continua ricerca di alghe.

Raggiungo il punto in cui l'anello della barriera sprofonda verticalmente nel blu, questo è il regno dei grandi pelagici, qui passano mante, squali, grandi cetacei, barracuda, tonni e giganteschi carangidi.

La parete che verticalmente e vertiginosamente si perde nell'abisso brulica di vita, pesci pappagallo, farfalla e angelo di ogni taglia e colore freneticamente si muovono in cerca di cibo fra i rami dei coralli. Una grande cernia staziona dinanzi la sua tana tenendo la bocca semiaperta per permettere a un pesce pulitore di rimuovere resti cibo rimasti fra i denti, un gruppo di grossi e veloci carangi dalle pinne azzurre sfreccia per poi perdersi nel blu.

Vengo avvolto da una nube di azzurri pesci fucilieri che velocemente transitano per dirigersi al largo della barriera. Un grosso pesce scorpione fa bella mostra della sua variopinta livrea, questo pesce è pericoloso in quanto provvisto di spine dorsali collegate a ghiandole velenifere. Un pesce balestra titano, il più grande rappresentante della famiglia balistidae, sorveglia il proprio nido, occorre allontanarsi immediatamente, attaccherebbe immediatamente con morsi laceranti.

Uno squalo di barriera si intravede appena nella caligine azzurra, faccio appena in tempo a distinguerlo, si allontana sciogliendosi nel blu.

Si è fatto tardi riguadagno a malincuore la spiaggia, già vedo il dhoni che viene a prendermi, ho il tempo di raccogliere una noce di cocco e di berne l'acqua, mentre il sole inizia a calare incendiando il cielo di questo paradiso tropicale.

Robinson Crusoe per un giorno (seconda parte)

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