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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Trinacria selvaggia

Trinacria selvaggia

A cura di Antonio Vanadia

L'avvoltoio grifone torna nei Nebrodi

L'avvoltoio grifone è da qualche anno ritornato ad animare i cieli dei Nebrodi, la specie si era estinta nella decade 1955-1965 a causa dei bocconi avvelenati lasciati dai cacciatori per contenere il numero delle volpi, le carcasse delle stesse avvelenate dalla stricnina sterminarono i grifoni, il bracconaggio fece il resto; la Lipu e l'Ente Parco dei Nebrodi lo hanno reintrodotto con successo grazie alla collaborazione dello stato spagnolo che ha fornito alcune coppie

L'avvoltoio grifone è da qualche anno ritornato ad animare i cieli dei Nebrodi, la specie si era estinta nella decade 1955-1965 a causa dei bocconi avvelenati lasciati dai cacciatori per contenere il numero delle volpi, le carcasse delle stesse avvelenate dalla stricnina sterminarono i grifoni, il bracconaggio fece il resto; la Lipu e l'Ente Parco dei Nebrodi lo hanno reintrodotto con successo grazie alla collaborazione dello stato spagnolo che ha fornito alcune coppie.

Il grifone, come tutti gli avvoltoi, si ciba di carcasse; il ruolo degli avvoltoi è importantissimo, questi rapaci evitano l'insorgere di malattie e scompensi che deriverebbero ad altri animali e all'ambiente dalla decomposizione delle carogne.
L'avvoltoio grifone è uno degli uccelli più grandi del pianeta, raggiunge i tre metri d'apertura alare e gli 11 chili di peso; la capacità visiva del grifone è sorprendente ed è proprio con questo acuto senso che riesce ad individuare le carcasse da altezze assolutamente incredibili; il grifone, come tutti i vulturidi, è uno specialista del volo planato, con un dispendio minimo di energia si porta subito in alto e inizia a pattugliare il territorio; utilizza le correnti d'aria ascensionali che si formano quando il vento incontra dei rilievi e le grandi bolle d'aria calda che salgono verso l'alto.

Quando i grifoni raggiungono la carcassa si verificano delle schermaglie vivaci per il predominio e la precedenza al pasto.
I grifoni nidificano a grande altezza da terra all'interno di spelonche e anfratti che si aprono su ripide e vertiginose pareti verticali; viene deposto un solo uovo, il piccolo staziona nel nido per due mesi e poi si invola rimanendo nei pressi del nido per un mese.

Vi invito a vederli, ad ammirare i loro virtuosismi nel volo. Dove? Raggiungete il paese di Alcara Li Fusi in provincia di Messina, andate alla base delle altissime e massicce ''Rocche del Crasto'', alzate gli occhi al cielo e rimarrete incantati.
 

L'avvoltoio grifone torna nei Nebrodi

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