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Giovedì, 25 Aprile 2024
Psicologia della Notizia

Psicologia della Notizia

A cura di Florinda Bruccoleri

Il maggio dei libri

Ad oggi con l’avvento di internet, di contenuti informatizzati e di pochissimi o quasi inesistenti attimi “vuoti” all’interno delle nostre frenetiche giornate, si è perso o comunque è sfumato il piacere di staccare un attimo la spina per immergerci in quella dimensione anche un po’ surreale che però potrebbe far riscoprire la bellezza del tempo che parrebbe arrestarsi

Non bisognerebbe attendere semplicemente il mese dedicato ai libri per leggere, per ricordarsi che esiste la possibilità di poter anche strutturare il nostro tempo in modo da lasciarci dello spazio aperto per dedicare un attimo della giornata ad una buona lettura.

Eppure ad oggi con l’avvento di internet, di contenuti informatizzati e di pochissimi o quasi inesistenti attimi “vuoti” all’interno delle nostre frenetiche giornate, si è perso o comunque è sfumato il piacere di staccare un attimo la spina dai nostri mille impegni per immergerci in quella dimensione anche un po’ surreale che però potrebbe far riscoprire la bellezza del tempo che parrebbe arrestarsi, anche solo per un attimo.

Tutti ormai conduciamo una vita strapiena di cose da fare, tutti noi ci inganniamo di non avere attimi liberi per il piacere, tutti noi se ci troviamo ad avere per puro caso momenti vuoti facciamo il possibile per riempirceli. Eppure, ci sono gli amanti della lettura, quelli che utilizzano ogni momento libero per leggere: mentre viaggiano in treno o prima di andare a letto o alla mattina, appena svegli. Ed è proprio in quei momenti preziosi ritagliati tra i vari impegni che si legge con una maggiore concentrazione.

Leggere è come fare un’escursione. Si può viaggiare in ogni direzione e conoscere nuovi luoghi e nuove persone. Leggere trascende il tempo. I libri ci trasportano in altri paesi dove possiamo incontrare personaggi che possono diventare i nostri maestri di vita, che possono aiutarci a trovare le risposte ai nostri quesiti. Ci permette di raggiungere una profonda comprensione della vita e della gente, per offrire a noi stessi la più ampia possibilità di scelta.

Questo è il potere che può avere un libro, tra le sue pagine ci si può riscoprire, perdere, incantare…basta solo scegliere quello giusto per sé.Certo, ci sono molti tipi di persone, alcune amano la lettura e altre che non la amano. Ma una cosa è evidente: coloro che conoscono la grande gioia che proviene dalla lettura hanno vite più ricche e prospettive più ampie rispetto a chi non ama leggere, coloro che conoscono la grande gioia che proviene dalla lettura hanno vite più ricche e prospettive più ampie rispetto a chi non ama leggere.

La forza della lettura, in effetti, risiede nel fatto che permette di sviluppare la propria immaginazione e la capacità di pensare. Leggere permette di scolpire un qualcosa nella propria mente, nella propria vita. Dà sostanza alla crescita della persona. Non ci sono limiti all’accrescimento del nostro potenziale, se la terra della nostra mente viene ben coltivata e nutrita. Dentro ognuno di noi ci sono infinite possibilità e la lettura è lo strumento con cui dissodare questa terra senza confini.

Le fiabe, le poesie, i romanzi hanno un potere evocativo potente e consentono anche l'espressione di emozioni vissute in assoluta solitudine. Il ritrovare " per caso" in una poesia,in un racconto, in un romanzo, in un saggio, similitudini con la propria vita aiuta la persona a gestire le proprie emozioni e i propri pensieri, attraverso la condivisione esperenziale di situazioni che possono avere un significativo impatto emotivo sulla propria mente. I gruppi di lettura, ad esempio, costituiscono nel tessuto sociale un elemento strutturale di forte aggregazione. Leggere ad alta voce, condividendo con altre persone la lettura di un libro ed esporre i propri rilievi critici aiuta la persona non solo ad acquisire strumenti e contenuti culturali, ma anche ad "esporsi " agli altri, superando spesso timidezza, paura, vergogna, sensi di inferiorità.

Le storie attivano gli stessi processi cognitivi usati nelle interazioni con gli altri. La lettura induce un processo psicofisiologico di rilassamento ed apre la mente a nuovi paesaggi, nuove architetture interiori indotte dalla narrazione.

Un buon libro, quindi, è strumento di conoscenza, ricchezza ideativa, sviluppo cognitivo, affettivo e sociale nel percorso di tutta la vita.

(Nell’articolo sono presenti riferimenti tratti da siti web)


Dott.ssa Florinda Bruccoleri 
Psicologa, Psicoterapeuta in formazione,
Psicooncologa ed esperta in psicologia forense.
Sito web: www.florindabruccoleri.it
Per contatti: florindabruccoleri@hotmail.it

Il maggio dei libri

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