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Giovedì, 25 Aprile 2024
Psicologia della Notizia

Psicologia della Notizia

A cura di Florinda Bruccoleri

Ossessiva-Mente "Amore"

Violenze su ragazze, ex fidanzate, giovani oggetto di desiderio dove però, paradossalmente, ciò che domina non è l'Amore per l'altro ma il bisogno dell'altro, il desiderio di possesso totale, di controllo

Ci sono notizie che ci stravolgono, altre che condanniamo, altre così lontane che sembrano non appartenerci…ma che ci inducono a farci chiedere “come possano accadere”… E in questi giorni è bastato ascoltare qualsiasi Tg o “sfogliare” qualsiasi notizia online per apprendere la moltitudine quotidiana di simili notizie.

Violenze su ragazze, ex fidanzate, giovani oggetto di desiderio dove però, paradossalmente, ciò che domina non è l'Amore per l'altro ma il bisogno dell'altro, il desiderio di possesso totale, di controllo. Perché se di amore si trattasse non sarebbe altro che un amore malsano, estremo, egoistico fatto di possesso e gelosia ossessiva, fino alla “follia”. E' la rabbia dopo un tradimento, la depressione dopo un abbandono, l’ossessione che ripete “o mia, o di nessun’altro!”. Un amore crudele, un amore malato, estremo, esasperato che di sentimento ne ha uno solo: quello incontrollato!

Così in questi casi l’Amore (come siamo abituati a concepirlo) c’entra poco o quasi niente. Ciò che predomina e travolge è l’idea ossessiva che pervade mente e corpo. E quando ci si fa inconsapevolmente avvolgere da tale trappola l’altro non esiste già più, avviene un distacco dalle emozioni che non permette più di vedere il partner come una persona da amare, ma come un oggetto da possedere.

Tutti ci troviamo a vivere situazioni intime che oltre alla bellezza di emozioni gratificanti scatenano a volte dentro un’insana miscela di rabbia, delusione e paura così intense da poter alimentare sfumati pensieri violenti, che come tali nascono e muoiono … senza essere agiti. Fantasie controllate dalla logica, dalla sana consapevolezza della loro potenziale distruttività.

Ma fra cotanta razionalità esiste anche la condizione estrema in cui la temporanea perdita di controllo conduce alla non considerazione della conseguenza delle proprie azioni. E questa altro non è che la parte irrazionale associata all’esperienza universale dell’innamoramento.

Già secoli fa il nostro Empedocle da Agrigento e poi il noto Freud parlarono rispettivamente di philia e neikos, di eros e thanatos, che potremmo adattare ad oggi dicendo quanto a livello mentale tutti noi avvertiamo pulsioni di vita e di morte, amiamo ed odiamo, creiamo e distruggiamo nella vita di tutti i giorni.

Almeno nel pensiero strutturiamo possibilità di fare e disfare certe situazioni. E' quindi un processo normale della vita psichica. Quando invece le reazioni sono sproporzionate, inconsapevoli, inadeguate al principio di realtà ci si trova di fronte a patologie di diversa natura.

Considerare violenze agite “raptus” non vuole di certo essere una giustificazione, ma non deve neppure essere considerato un alibi dietro cui nascondersi. Dovrebbe piuttosto essere un punto di partenza per intraprendere un percorso di cura specifico e adeguato laddove di certo esiste un impercettibile disagio relazionale.

Dott.ssa Florinda Bruccoleri

Psicologa, Psicoterapeuta in formazione,
Psicooncologa ed esperta in psicologia forense.
Sito web: www.florindabruccoleri.it

Per contatti: florindabruccoleri@hotmail.it

Ossessiva-Mente "Amore"

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