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Venerdì, 29 Marzo 2024
Psicologia della Notizia

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A cura di Florinda Bruccoleri

I benefici del riposino pomeridiano

In Italia la pennichella non è ben vista mentre in numerosi Paesi come Stati Uniti, Germania e Giappone molte aziende concedono e incoraggiano il pisolino. Ma quali sono i vantaggi di riposare dopo pranzo?

Alzi la mano chi di voi riesce a fare la classica pennichella pomeridiana post-pranzo. Chissà quanti altri, invece, non si fermano mai e rinunciano forzatamente ad un riposino. E quanti altri ancora lo considerano solo una perdita di tempo.

L’essere umano è geneticamente programmato per avere la tendenza ad addormentarsi verso le 14-15.30. Infatti, questa è l’ora in cui di solito l’attenzione cala, le palpebre tendono a chiudersi e la testa risulta generalmente pesante. Ecco perché è proprio in questo orario che la propensione ad addormentarsi aumenta. Il bisogno di dormire nel primo pomeriggio è forte in bambini ed anziani ma purtroppo viene spesso messo in secondo piano dagli adulti per via dei ritmi frenetici imposti dalla quotidianità. 

In Italia la pennichella non è ben vista mentre in numerosi Paesi come Stati Uniti, Germania e Giappone molte aziende concedono e incoraggiano il pisolino. Ma quali sono i vantaggi di riposare dopo pranzo?

Studi in merito hanno dimostrato che la “siesta” pomeridiana favorisce la memoria, rimettendo a nuovo il cervello e aiutando ad assimilare più facilmente nuovi dati. Altri studi affermano che con venti minuti di riposo a metà giornata le performance intellettuali aumenterebbero del 20 per cento. Pare, inoltre, essere di aiuto alla creatività. E a livello psicologico? Di certo aiuta ad alleggerire le tensioni. Infatti, il senso di liberazione dallo stress e dalla fatica che può dare il riposino influisce anche a livello mentale: la mente riesce a rilassarsi, i riflessi diventeranno più reattivi, la capacità di concentrazione incrementata. Di conseguenza ci sarà una migliore resa sul lavoro, e anche l’umore ne risentirà. 

Quante cose favorisce la pennichella! Ma chi, invece, non ha la possibilità di adagiarsi rilassatamente su di un divano dopo il pranzo è destinato a non godere di tutti questi benefici? No!Riposare, infatti, non vuol dire necessariamente dormire. L’importante è rigenerarsi e recuperare le energie.Pertanto o che si stia seduti con la testa sulla scrivania o sdraiati sull’erba o in una stanza con le imposte chiuse o baciati dal sole poco importa. L’ideale è concedersi un riposino di 20-30 minuti verso le 14, non di più, per non rendere difficoltoso il risveglio e non compromettere il sonno notturno.

Il sonno, si sa, è qualcosa di benefico per l'organismo perché aiuta il nostro corpo sia da un punto di vista fisico sia psicologico, ma se se ne abusa tutti i benefici si cancellano e lasciano spazio solo a svantaggi. E quando proprio non si ha il tempo per concedersi una pausa è bene lottare contro la sonnolenza a colpi di tazzine di caffè? Diciamo che aiuta anche se serve a poco poiché il cervello non farà altro che rinviare lo stesso segnale più tardi.

Certo, non è obbligatorio (e spesso neanche possibile) dormire dopo pranzo, ma l’organismo umano per sua natura ha la necessità di fermarsi. Ci sarà un motivo, infatti, se grandi aziende come Nike e Google hanno messo a disposizione dei loro dipendenti delle sale confortevoli e insonorizzate progettate e destinate esclusivamente a coloro i quali vogliano concedersi un riposino pomeridiano. 

Ma quella è l’America! Noi italiani possiamo solo fare in modo (quando possibile) di fermarci, prenderci una breve pausa pomeridiana e ripartire per l’altra metà della nostra giornata. Ricaricati.

Dott.ssa Florinda Bruccoleri
Psicologa, Psicoterapeuta analista transazionale,
Psicooncologa ed esperta in psicologia forense.
Sito web: www.florindabruccoleri.it

I benefici del riposino pomeridiano

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