Ed eccoci giunti a settembre. Si riparte. Stavolta non per qualche meta rilassante o piacevole (purtroppo!). Si riparte con il lavoro, con gli impegni, con i doveri e tra un po’ anche con la scuola. E tra tutte le ripartenze ritorna il nostro appuntamento settimanale con la Psicologia della Notizia.
E di notizie da cui poter prendere spunto per il primo argomento post vacanze non ne sono di certo mancate in questo caldo agosto: sbarchi, crisi economica, delitti, suicidi, cronache nere di diverso genere e persino quella foto del piccolo immigrato morto sulla battigia che ciascuno di noi conserverà tacitamente nella propria mente e nella propria coscienza e che non merita molte parole scritte (ne sono già state dette abbastanza!).

Ecco perché il mio inizio vuole essere più soft, meno tragico e pesante di quanto già non lo siano tutte le notizie che quotidianamente entrano all’interno delle nostre case, spesso turbandoci. 

Settembre è il mese della classica sindrome da rientro, della fatidica frase"da lunedì mi metto a dieta", del cattivo umore, dei buoni propositi per l’inverno e della nostalgia delle vacanze. Pare, infatti, che un italiano su due soffra di sindrome da rientro e quattro italiani su dieci si ritrovino a dover smaltire almeno due chili accumulati durante il no-stop estivo dedicato al cibo. 

Ecco allora la necessità psicologica e fisica di riprendere i ritmi, le abitudini, i doveri e gli impegni in maniera assolutamente lenta. Lentezza che non vuol dire inattività, dato che spesso siamo chiamati a dover seguire ritmi abbastanza intensi e frenetici, quanto piuttosto la possibilità di dedicarsi gradualmente agli impegni facendo anche una lista di priorità a cui dedicarsi: dall’obiettivo più semplice a quello più impegnativo.

È bene concedersi ancora qualche momento di relax quando se ne ha la possibilità per distrarre la mente e rigenerare lo spirito.

E per la nostra alimentazione? Pare sia meglio attendere il mese di ottobre per riprendersi la linea: “lo stress e l’ansia da rientro ostacolano ladieta. Quindi, se si è ingrassati in vacanza, conviene aspettare qualche settimana prima di cercare di perdere peso. Mettendosi a dieta in questo momento si rischia di ottenere l’effetto contrario”.E’ quanto sostiene Paola Vinciguerra nota psicologa, psicoterapeuta.
Piccoli suggerimenti per un buon rientro e per una buona ripresa. 

Ci ritroviamo la prossima settimana. 

Dott.ssa Florinda Bruccoleri
Psicologa, Psicoterapeuta analista transazionale,
Psiconcologa ed esperta in psicologia forense.
Sito web: www.florindabruccoleri.it