rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Colonne d'ercole

Colonne d'ercole

A cura di Fabio Russello

Laggiù, in fondo al Viale

Speriamo che il Maestro Camilleri anziché ascoltare i ragli (o i belati?) di una sparutissima minoranza, senta fortissimo l’abbraccio di una maggioranza di cittadini che non raglia e non bela e che silenziosamente sarebbe orgogliosa di averlo concittadino, sia pure onorario

L’altro giorno, scendendo dalla Via Giovanni XXIII, ero ormai rassegnato: troverò traffico. Poi, con mia grande sorpresa, ho visto invece che la circolazione era scorrevole. Il che ha destato e non poco la mia sorpresa. Perché quella zona, proprio quella, nella nostra città dovrebbe essere piena zeppa, affollata, con la gente accalcata come se fossimo in una delle domeniche della festa di San Calò.

Il perché è presto detto: ditemi voi, ad esempio, se è normale che si riesca pure a discutere sull’iniziativa di rendere Andrea Camilleri (Andrea Camilleri!) cittadino onorario di Agrigento in occasione del suo compleanno. Ditemi voi se non è follia pura fare “opposizione” (opposizione?) persino sul Maestro Camilleri. Dicono, e a me in effetti viene da ridere, che lo scrittore abbia fatto una battuta, da ”marinisi” qual è, sui giurgintani. Era pure una battuta carina, e lo dico da giurgintano doc quale sono. Allora che dire, come ha per esempio fatto rilevare Giovanni Taglialavoro, di Luigi Pirandello che non ha mai risparmiato battutine molto pungenti a Girgenti e ai suoi abitanti? Il bello (anzi, il brutto) è che tutte queste polemiche non c’erano state quando, ad esempio, Marco Zambuto diede la cittadinanza onoraria a Raffaele Lombardo, allora presidente della Regione. Una volta volevano dare la cittadinanza onoraria persino a Vittorio Sgarbi (a Vittorio Sgarbi!). Speriamo che il Maestro Camilleri anziché ascoltare i ragli (o i belati?) di una sparutissima minoranza, senta fortissimo l’abbraccio di una maggioranza di cittadini che non raglia e non bela e che silenziosamente sarebbe orgogliosa di averlo concittadino, sia pure onorario. Non resta che decidere la data della  cerimonia, previo accordo, si capisce, con quelli del Movimento Cinque Stelle, secondo cui ad esempio la Notte Bianca ad Agrigento l’11 settembre non si può fare perché ricorre l’anniversario dell’attentato alle Torri Gemelle. 

Peccato che queste fregnacce non interessino nemmeno a Grillo visto che, prendo a caso dal web, in primavera ha fatto un tour di spettacoli cominciato il 22 marzo, proprio nel giorno (proprio quel giorno!) in cui ricorreva il 71esimo anniversario dell’eccidio nazista di Montaldo. E poi un’altra tappa il 27 marzo nonostante proprio quel giorno (proprio quel giorno!), nel 2002 un attacco suicida uccise 28 persone a Netanya in Israele. Ma si sa Grillo può. 

Quelli della notte bianca no. Comunque, sappiate che il mio compleanno è il 24 febbraio. E io festeggio lo stesso, nonostante proprio il 24 febbraio del 303 dopo Cristo l'imperatore romano Galerio abbia pubblicato l'editto che diede il via alla persecuzione dei cristiani sotto il suo regno. Don Franco, sono sicuro, mi perdonerà. Grilli e capre no.

Laggiù, in fondo al Viale

AgrigentoNotizie è in caricamento