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Colonne d'ercole

Colonne d'ercole

A cura di Fabio Russello

Il Don Abbondio de noantri

Ho atteso invano alcuni giorni che le agenzie battessero una dichiarazione, una parola, una frase attribuibile al ministro dell'Interno, l'agrigentino e dunque siciliano Angelino Alfano, che chiedesse a Giuliano Ferrara di spiegare meglio le frasi pronunciate sui siciliani

"Il coraggio uno non se lo può dare”. E' questo uno dei passaggi più significativi dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni e che dà un giudizio pressoché inappellabile su Don Abbondio, il religioso al servizio del potente di turno.

Ho atteso invano alcuni giorni che le agenzie battessero una dichiarazione, una parola, una frase attribuibile al ministro dell'Interno, l'agrigentino e dunque siciliano Angelino Alfano, che chiedesse - almeno quello - a Giuliano Ferrara di spiegare meglio le frasi pronunciate su La7 sui siciliani, la mafia, i soliti blablabla e pregiudizi che in genere si leggono (e si sentono) solo negli ambienti del trogloditismo leghista (che peraltro, essendoci stato al Governo, Angelino conosce benissimo). Nulla. Sono passati tre giorni e vi è solo il Nulla.

Ma come? Vai sulle scale di un tribunale della Repubblica - da parlamentare in carica - per protestare contro la magistratura e non prendi posizione su quella frase di Ferrara? Eh no. Se fai il ministro e il «riferimento» dei siciliani a Roma una iniziativa motu proprio o prima o dopo la devi prendere. Te lo ricordi Maroni quando Saviano parlava di Ndrangheta a Milano? Un putiferio. Persino tu (a ruota) ti eri indignato. Ora, anche se Giuliano Ferrara è stato ministro di B., anche se è probabilmente molto amico di B., al buon Giuliano glielo devi dire. Tanto più che il direttore del Foglio, a scanso di equivoci e su twitter aveva confermato quelle frasi.

Non tutti i siciliani nella loro vita quotidiana pensano che la mafia sia l'essenza della Sicilia. Capisco pure che probabilmente gli esempi siciliani di Ferrara forse non siano esattamente quelli di Peppino Impastato o di Don Pino Puglisi. Fallo parlare con Ignazio Cutrò, che forse qualcosa sull'essenza dei siciliani gliela può spiegare. E' proprio vero che la «Mafia uccide d'estate», ma un ministro dell'Interno siciliano dovrebbe parlare anche nel mese di maggio. 


Pillola: visto che si parla di “mafia essenza della Sicilia” non sarebbe forse il caso di dare una scorta adeguata al pm Salvatore Vella. Questo sito ha lanciato una petizione on line. Confidiamo nel prefetto di Agrigento, Francesca Ferrandino, in prima linea quando c’è da tagliare l’ossigeno alla mafia e agli amici della mafia.

Il Don Abbondio de noantri

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