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Venerdì, 29 Marzo 2024
Colonne d'ercole

Colonne d'ercole

A cura di Fabio Russello

#IostoconlaProcuradiAgrigento

I segnali non sono buoni. Questa è una Procura della Repubblica che non piace ai potenti, alla cosidetta "società civile" agrigentina che mal sta digerendo il fatto che la magistratura finalmente e dopo anni di silenzi abbia messo le mani e il naso in quelli che sono veri e propri sepolcri imbiancati

I segnali non sono buoni. Questa è una Procura della Repubblica che non piace ai potenti, alla cosidetta "società civile" agrigentina che mal sta digerendo il fatto che la magistratura finalmente e dopo anni di silenzi abbia messo le mani e il naso in quelli che sono veri e propri sepolcri imbiancati. Per dire. 

Io ho notato (ma spero di essere smentito) che persino i club service o le associazioni di categoria molto raramente (a me pare mai) invitino i rappresentanti della Procura di Agrigento per parlare di legalità. Parlano solo e soltanto tra di loro. Invitateli. Fate capire loro che l'Agrigento per bene sta dalla loro parte. Chiediamo ai partiti e alle istituzioni di dare segnali di sostegno a questa magistratura

Del resto si tratta di un dibattito che ormai è esploso pure all'interno della stessa avvocatura agrigentina con Totò Pennica che ha duramente contestato la scelta dei vertici dell'Ordine provinciale di dare la propria solidarietà al segretario Ignazio Valenza coinvolto in un'inchiesta sui corsi di formazione. La presunzione di innocenza è un principio costituzionale e vale per tutti ma qui sembra abbia la "funzione" del muro: da una parte noi, dall'altra parte loro

La Procura di Agrigento - sotto la guida del procuratore Renato Di Natale e del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo - ha invece lanciato l'unico messaggio che la magistratura può e deve lanciare: alle critiche si reagisce chiedendo al Csm la tutela (ed è successo con Peppe Arnone) e con le indagini a 360 gradi. Qui non si guarda né la destra né la sinistra. Si guarda, quando e se ci sono, soltanto ai reati. Basta scorrere l'elenco delle persone note sui quali via Mazzini ha e sta indagando: Peppe Arnone, Carmelo Callari, Eugenio D'Orsi, Marco Zambuto, i consiglieri comunali che se la presero con una vigilessa che li multò, i vertici della Cassa Edile, e ora persino alcuni carabinieri nella vicenda Ecap (e altri che non aggiungo per non annoiarvi). Serve un colpo di reni dall'altra società civile, quella che vive del proprio lavoro e che non ha nulla da temere: facciamo tutti il tifo per questa Procura.

#IostoconlaProcuradiAgrigento

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