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Giovedì, 25 Aprile 2024
Colonne d'ercole

Colonne d'ercole

A cura di Fabio Russello

Se il sindaco delega i poteri

Ad Agrigento «comanda» chi non ha la legittimazione popolare ma «solo» la delega del sindaco Zambuto che al momento - come dargli torto - si vede meglio più a Strasburgo piuttosto che nella rissossa e ormai ingovernabile aula Sollano

Il sindaco Marco Zambuto cerca una via d'uscita da Palazzo dei Giganti accarezzando una candidatura renziana alle Europee che gli consenta di lasciare Agrigento con una speranza per il futuro (Sodano, per dire, ha la pensione da senatore, Aldo Piazza è tornato con Angelino e quello gli ha dato un bel sottogoverno a Roma). Di fatto ha smesso di governare Agrigento delegando tutto o quasi al duo Messina & Gibilaro che ormai fanno pure i comunicati senza manco nominare Marco Zambuto e interessandosi abbastanza delle cose generali e moltissimo delle cose che riguardano l'area che sta in mezzo tra Agrigento e San Leone. Quella, per intenderci, dove c'è qualche rovina e dove, sia pure marginalmente, in tanti c'hanno costruito.

E la strada di Maddalusa di qua, l'acqua che manca a Poggio Muscello di là, fino al sogno del grimaldello del Piano regolatore che potrebbe dare una speranza per le case costruite nella zona A. Degli altri assessori (Luparello, Galvano e anche se un po' meno Masone) si sono perse o quasi le tracce. Il vicesindaco è un ottimo chirurgo (sì, persino ad Agrigento ce ne possono essere...) e negli ultimi mesi si fa vedere poco o niente; la Galvano che è pure consigliere comunale non si vede quasi mai manco in un aula dove sarebbe utilissima visti i numeri ristretti della (ex) maggioranza mentre Masone ha contro il fatto di avere un assessorato senza manco un euro.

Alla fine anche ad Agrigento «comanda» chi non ha la legittimazione popolare ma «solo» la delega del sindaco Zambuto che al momento - come dargli torto - si vede meglio più a Strasburgo piuttosto che nella rissossa e ormai ingovernabile aula Sollano. Talmente lontano che non riesce nemmeno ad ottenere, da un mese, che qualcuno pulisca finalmente le gradinate dello stadio Esseneto, una specie di discarica dove duemila agrigentini ogni 15 giorni passano due ore della propria domenica.

Se il sindaco delega i poteri

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