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Colonne d'ercole

Colonne d'ercole

A cura di Fabio Russello

Cara commissario, ecco cosa c'è da fare

Chiediamo un'operazione verità su cosa sia accaduto dentro il Comune visto che lei, slegata da vincoli di carattere elettorale, può dire esattamente come stiano ad esempio i conti di Palazzo dei Giganti

La dott.ssa Giammanco, il nuovo commissario nominato dalla Regione, metterà finalmente piede ad Agrigento e comincerà a spulciare nelle carte del Comune. A me non interessa se il suo nome sia stato o meno il frutto di una mediazione tra deputati: fare finta che queste cosa non accadano vuol dire negare l'ovvio. 

Ma alla dott.ssa Giammanco chiediamo un'operazione verità su cosa sia accaduto dentro il Comune visto che lei, slegata da vincoli di carattere elettorale, può dire esattamente come stiano ad esempio i conti di Palazzo dei Giganti. Il dissesto o ciò che la legge propone in questi casi non è un capriccio. Serve a dare un futuro al Comune di Agrigento da ormai troppi anni paralizzato dalla incapacità finanziaria. Si faccia insomma chiarezza senza guardare in faccia nessuno e senza insistere nel privilegiare i pochi a discapito dei tanti

Dica - e scopra - il commissario perché siamo a metà luglio e le spiagge siano senza la pulizia (al netto della inciviltà dei nipotini di Empedocle...) e dica - e scopra - perché i dirigenti e gli uffici del Comune abbiano una capacità di intercettare fondi europei bassissima (e prenda ovviamente le necessarie misure). 

Dica - e scopra - il commissario il perché di una inefficienza amministrativa che lascia di stucco con strutture pubbliche abbandonate (pensoagli impianti sportivi) che di fatto provocano un danno economico a tutta la città. E infine il commissario chieda scusa alla famiglia Riccobono per la incredibile dimenticanza dell'Amministrazione che non si è nemmeno presentata al funerale del signor Vincenzo, uno dei tre dipendenti delle Ferrovie morti nell'incidente di Butera. La nemesi di un Comune ormai lontano anni luce dai suoi cittadini. Dica e faccia una operazione verità sul Piano regolatore e sull'appalto dei rifiuti

Su questo si gioca una battaglia di legalità che dovrà dimostrare se i professionisti dell'antimafia siano palloni gonfiati o se invece abbia scelto la via della concretezza abiurando le vuote chiacchiere. Dopodiché auguriamoci che il suo incarico duri ben più di dieci mesi: sono sempre più convinto che Agrigento non possa più permettersi amministratori come quelli che - chi più chi meno - si sono succeduti negli ultimi quindici anni. E al solo pensiero che a maggio si vada a votare mi fa tremare.

Cara commissario, ecco cosa c'è da fare

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