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Martedì, 23 Aprile 2024
Colonne d'ercole

Colonne d'ercole

A cura di Fabio Russello

Non importa per chi, ma votiamo

A questo punto la parola passa a noi elettori. E l'unico vero dovere da seguire è quello di andare a votare. Alla fine è meglio scegliere uno dei sette anziché non scegliere affatto e lasciare che siano gli altri a sceglierlo al posto nostro

La campagna elettorale, tra le più brutte che si ricordino, si è finalmente chiusa e quindi, almeno per un po', smetteremo di sentire, ascoltare e leggere chiacchiere senza costrutto. Sfido chiunque - alla luce di quanto si è visto - a ricordare un solo punto del programma di ognuno dei sette candidati sindaco. Forse - ne converrete - ricordiamo più facilmente gli insulti che si sono scambiati. Ma tant'è.

A questo punto la parola passa a noi elettori. E l'unico vero dovere da seguire è quello di andare - nonostante tutto - a votare. Alla fine è meglio scegliere uno dei sette anziché non scegliere affatto e lasciare che siano gli altri a sceglierlo al posto nostro. Bisogna andare a votare perché - pur nella consapevolezza di una città irredimibile - la scelta va fatta. Non importa quale. Anzi, è importante, ma il punto qui non è questo. Bisogna scegliere per rimettere in moto la nostra dignità e respingere quel sentimento di sfiducia che ormai pervade ogni singolo agrigentino.

Bisogna andare a votare perché se le strade sono senza le strisce pedonali (ma è solo un esempio) è proprio perché il commissario fantasma che ci siamo ritrovati da un anno a questa parte non solo non ha alcun contatto con gli elettori (è stata nominata e non la sposta nessuno dal suo incarico alla Regione) ma non ha avuto alcuna autorevolezza nello spiegare a qualcuno del Comune che, almeno le strisce, come avviene dappertutto, si potrebbero ripristinare.

Bisogna andare a votare perché serve qualcuno che abbia la responsabilità di fare anche scelte impopolari perché è arrivato il momento di dire basta a quelli che non pagano mai le tasse, lasciando che a pagarle siano gli altri che hanno il solo «torto» di essere onesti.

Bisogna andare a votare perché è arrivato il momento di pretendere che anche ad Agrigento torni - ma c'è mai stato? - il senso della legalità che sembra ormai smarrito.

Votiamo per chiunque, ma andiamo a votare. La scelta di non scegliere è sbagliata a prescindere. Tanto un sindaco, anche senza il nostro voto, sarà eletto lo stesso.

Votiamo per chiunque, ma andiamo a votare, perché altrimenti conteranno di più i voti delle truppe cammellate e dei portatori di voto che ancora riescono a condizionare un'elezione.

Non importa per chi, ma votiamo

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