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Venerdì, 19 Aprile 2024
Colonne d'ercole

Colonne d'ercole

A cura di Fabio Russello

L'odore dei soldi

Il problema non è ovviamente il perché sui palazzi Crea si sia agito con - ammirabile - tempestività. Il problema è che altrettanta tempestività non si sia mai vista negli altri casi, e questo ci fa arrabbiare

Per fortuna - ma per quanto tempo ancora dobbiamo sperare nei miracoli? - anche al Viale della Vittoria non ci sono stati feriti. Sessanta famiglie rischiano di perdere per lungo tempo la loro casa ed a questi non può che andare la solidarietà di tutti gli agrigentini. 

Ma la vicenda del Palazzo Crea suscita una serie di riflessioni, perché la Regione e le autorità agrigentine hanno appena inaugurato una nuova era di efficienza e tempestività, tenuto conto che dopo appena trenta ore dalla frana erano già state convocate unità di crisi con la protezione civile e stanziati i primi fondi dalla Regione. Roba che i danesi, gli svedesi e i tedeschi se la sognano

La stessa efficienza non è stata garantita per altri analoghi casi, ma fa niente. I maligni - e io sono tra questi, ma c'è anche il consigliere Alessandro Patti - dicono che tutto dipenda da chi abita in quei palazzi. Diciamo, per usare un eufemismo, che sono più influenti. Ci sono farmacisti, avvocati, ingegneri, tutta gente che anche di recente ha fatto politica ad Agrigento e che dunque conosce uomini e cose. 

Il problema non è ovviamente il perché sui palazzi Crea si sia agito con - ammirabile - tempestività. Il problema è che altrettanta tempestività non si sia mai vista negli altri casi, e questo ci fa arrabbiare. Pure per la Cattedrale, che pure è un monumento, in questi quattro anni si sono sentiti proclami giornalieri. Eppure il Duomo piano piano frana e nessuno (ancora) ha fatto nulla, o quasi. L'unica soluzione potrebbe essere quella di trasferire gli sfollati dei palazzi Crea alla Cattedrale e sperare nella loro influenza per far sì che la vicenda venga affrontata con la necessaria tempestività. E' una provocazione, si capisce.

E mentre la storia ci presenta il suo conto in Consiglio comunale spunta un'altra mozione che riguarda il perimetro della Valle dei Templi. La prima volta volevano portare i confini «entro i due fiumi». Stavolta invece si punta ad allargare quegli stessi confini. La circostanza che a presentarla siano stati in tutti e due i casi gli stessi consiglieri - uno dei quali nella Valle ha interessi di famiglia - la dice lunga su quale sia lo scopo di una mozione del genere. La prima era di far diventare regolare cioè che non lo era (ma era un'utopia). Stavolta invece il principio è diverso: tutto irregolare, quindi tutto regolare. Toccherebbe al sindaco Marco Zambuto fare finalmente chiarezza e spiegare quale sia esattamente l'idea sua e della maggioranza (?) su questo tema.

L'odore dei soldi

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