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Lo studio

Trovate cinquemila sostanze tossiche in oltre 100 prodotti di uso quotidiano

Tra questi, prodotti per la cura personale come shampoo, trucco, smalti per unghie, e prodotti per la casa come detergenti e detersivi per bucato

Non solo aria e acqua inquinata, a danneggiare la nostra salute sono anche numerosi prodotti di uso quotidiano, come shampoo e lozioni per il corpo. Questi prodotti contengono composti organici volatili (COV) tossici, sostanze chimiche che fuoriescono sotto forma di gas, si accumulano nell'aria interna e causano una serie di problemi di salute, come il cancro, difetti alla nascita o danni riproduttivi. A rivelarlo un nuovo studio del Silent Spring Institute e dell'Università della California, secondo cui ogni anno veniamo esposti a oltre 5mila tonnellate di sostanze chimiche tossiche presenti nei prodotti più comunemente usati in casa e sul luogo di lavoro.

Tuttavia, poiché la maggior parte delle aziende non è tenuta a rivelare cosa è contenuto nei loro prodotti e in che quantitativo, è difficile sapere esattamente a quali sostanze le persone sono esposte e i potenziali effetti sulla salute. "Questo studio - ha affermato l'autore principale dello studio, Kristin Knox - è il primo a rivelare la misura in cui i COV tossici vengono utilizzati nei prodotti utilizzati tutti i giorni e che potrebbero portare a gravi problemi di salute". Rendere pubbliche queste informazioni potrebbe aiutare i governi a rafforzare le normative e incentivare i produttori a riformulare i loro prodotti e utilizzare ingredienti più sicuri. L'indagine è stata pubblicata sulla rivista scientifica Environmental Science & Technology.

Lo studio

I ricercatori hanno esaminato i dati del California Air Resources Board (CARB), che ha monitorato per oltr 30 anni i COV nei prodotti di consumo nel tentativo di ridurre lo smog. In presenza di luce solare, i COV reagiscono con altri inquinanti atmosferici formando ozono, l'ingrediente principale dello smog. Nell'ambito del suo programma di regolamentazione dei prodotti di consumo, CARB esamina periodicamente le aziende che vendono prodotti in California, raccogliendo informazioni su una vasta gamma di articoli, dalla lacca per capelli al liquido per tergicristallo. I dati includono informazioni sulla concentrazione di COV utilizzati in vari tipi di prodotti e sulla quantità di ciascun tipo di prodotto venduta nello Stato.

I ricercatori si sono concentrati in particolare su 33 COV elencati nel "Proposition 65", una normativa statale della California nata con l’obiettivo di salvaguardare l’acqua potabile e le sue fonti dalla presenza di sostanze tossiche che possono provocare il cancro o difetti genetici. Tale disposizione, pertanto, persegue la finalità di ridurre o eliminare l’esposizione a tali sostanze, presenti ad esempio nei prodotti destinati al consumo del pubblico, vietando la vendita di tali prodotti o imponendo l’obbligo di rendere nota al consumatore la presenza nel prodotto di queste sostanze.

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Più di 100 prodotti di uso quotidiano sono tossici

L'analisi ha identificato 11 sostanze chimiche che i produttori dovrebbero eliminare dai prodotti per l’elevata tossicità, e più di 100 tipi di prodotti di uso quotidiano che le contengono. "Di questi ultimi - secondo i ricercatori - 30 prodotti, tra cui una dozzina per la cura personale, meritano un esame specifico perché spesso contengono sostanze chimiche dannose e possono rappresentare il maggior rischio per la salute". Il CARB, infatti, riporta solo i COV, ma ci sono molte altre sostanze chimiche tossiche elencate nella Proposition 65, come il piombo, che non sono state incluse nell'analisi.

I prodotti tossici utilizzati nei saloni di bellezza e nelle scuole

Secondo i ricercatori, tra tutti i prodotti esaminati, quelli utilizzati sul posto di lavoro - come piastre e prodotti per capelli dai parrucchieri, o smalti, solventi e adesivi per unghie nei centri estetici - sono particolarmente preoccupanti, perchè contengono almeno una sostanza chimica pericolosa. Secondo l'analisi, questi tipi di prodotti combinati contengono fino a 9 diversi COV. Un altro ambiente, dove l'espozione a queste sostanze è particolarmente elevata, è quello scolastico: nelle scuole i bidelli spesso utilizzano una combinazione di detergenti generici, sgrassanti e altri prodotti per la pulizia, che potrebbero esporli a più di 20 COV. Ma lo stesso discorso vale anche per chi lavora nell’industria delle auto e nell'edilizia.

"I lavoratori - ha sottolineato il coautore dello studio Meg Schwarzman - devono sapere a cosa sono esposti, e meritano prodotti più sicuri. Questo studio dovrebbe costringere i produttori ad apportare cambiamenti significativi per proteggere la loro salute".

I prodotti più comuni che contengono maggiormente sostanze tossiche

L’analisi ha anche rilevato che:

  • tra i prodotti utilizzati sul corpo, la formaldeide era il composto organico volatile più comune ed è stato trovato in smalti per unghie, shampoo, trucco e altri tipi di articoli per la cura personale,
  • tra i prodotti utilizzati in casa, i detergenti generici, i materiali artistici e i detersivi per bucato contenevano la maggior parte dei composti organici volatili ritenuti dannosi;
  • gli adesivi contenevano più di una dozzina di diversi composti volatili.

Infine, il team ha calcolato la quantità totale di composti organici volatili emessi dai prodotti di consumo d'interno e ha scoperto che più di 5mila tonnellate di sostanze chimiche volatili sono state rilasciate da prodotti in California nel 2020. Di queste, quasi 300 tonnellate provenivano solo dalla naftalina.

Come limitare l’esposizione (e ridurre i rischi per la salute)

“Sebbene esistano normative, come la Prop 65, che puntano a ridurre l'esposizione dei consumatori a sostanze chimiche tossiche, sia attraverso contenziosi che incentivando le aziende a riformulare i loro prodotti, le persone continuano a essere esposte a molte sostanze chimiche pericolose", ha affermato la coautrice dello studio, Claudia Polsky. D’altronde, il nuovo studio mostra proprio questo, e cioè quanto lavoro resta ancora da fare per governi e produttori.

Sulla base delle loro scoperte, gli autori suggeriscono anche quali sono i tipi di prodotti che i produttori dovrebbero riformulare per sostituire i COV tossici con ingredienti più sicuri, e che vengano regolamentate in particolare di 5 ulteriori sostanze chimiche (ossido di etilene, stirene, 1,3-dicloropropene, dietanolammina e cumene) ai sensi del Toxic Substances Control Act (la legge sul controllo dei prodotti chimici negli Stati Uniti d'America). Per limitare l'esposizione quotidiana a COV nocivi e altre sostanze chimiche preoccupanti, il Silent Spring Institute suggerisce ai consumatori di scaricare la sua app Detox Me.

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