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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute

Mappatura dei nei: cos’è e perché è importante farla

L'esame dermatologico che consente il controllo costante dello stato dei nei e l'eventuale prevenzione da melanomi

Ci avviciniamo alla bella stagione e con essa aumenta l’esposizione della nostra pelle ai raggi solari ed è questo il momento giusto per effettuare una mappatura dei nei.

La mappatura dei nei è un esame dermatologico che consente il controllo costante delle lesioni pigmentate presenti su tutto il corpo del paziente. Quest'indagine prevede l'ispezione dell'intera superficie cutanea alla ricerca di neoformazioni neviche, tenendo monitorate nel tempo le eventuali macchie che mostrano caratteristiche atipiche.
La mappatura viene eseguita con l'ausilio di strumenti ottici di precisione, non invasivi, che analizzano non solo la struttura morfologica esterna delle lesioni, ma anche le caratteristiche degli strati posti subito al di sotto del derma superficiale.

Con questa valutazione, il dermatologo ha l'opportunità di visualizzare ed archiviare su un computer le foto delle macchie pigmentate sospette, per poterle confrontare con le immagini registrate nei mesi o negli anni successivi e individuare eventuali segni di alterazione.
Per questi motivi, la mappatura dei nei rappresenta un esame diagnostico importante per individuare precocemente la presenza di un tumore della pelle e migliorarne in modo significativo le probabilità di cura.

Cos'è un neo

I nei sono macchie pigmentate causate da un processo proliferativo caratterizzato dall'accumulo di melanociti (cellule che producono melanina, pigmento responsabile del colore della pelle e dell'abbronzatura). Queste lesioni cutanee possono destare sospetti quando presentano una struttura “atipica”, sia ad occhio nudo che in seguito all'esame dermatoscopico.

Cos'è la mappatura dei nei?

Il termine “mappatura” è inteso come un programma di controllo della pelle, attuato al fine di rilevare periodicamente le lesioni presenti sulla superficie cutanea del paziente; nei controlli successivi, il confronto con gli esiti delle visite precedenti permette di verificare se le lesioni cutanee hanno subìto un cambiamento di forma e colore.
La mappatura dei nei si avvale di tecnologie non invasive e indolori, come l'esame dermatoscopico manuale o la videodermatoscopia digitale.

  • L'esame dermatoscopico è una metodica che permette di esaminare la superficie cutanea grazie a un forte ingrandimento, in grado di aumentare la capacità di diagnosi del dermatologo. Quest'indagine consente anche la visione delle strutture poste subito al di sotto dell'epidermide superficiale (strato intermedio tra epidermide e derma profondo), altrimenti non visibili ad occhio nudo.
    L'osservazione di tali elementi è rilevante per il medico specialista, il quale può valutare le caratteristiche e l'organizzazione tipica di ogni lesione cutanea.
    Le informazioni relative ai nei vengono quindi catalogate e immagazzinate con opportuni sistemi computerizzati, per permettere il controllo ed il confronto delle neoformazioni sospette nel tempo.
  • La videodermatoscopia prevede l'utilizzo di una telecamera a fibre ottiche, collegata a un computer che trasmette immagini di altissima qualità e permette di salvare, con opportuni sistemi computerizzati, le fotografie delle lesioni. Grazie a questa metodica, il dermatologo può esaminare con estrema cura il reticolo pigmentario, la distribuzione della melanina e la vascolarizzazione della macchia, migliorando la capacità di individuare le lesioni sospette, che andranno sottoposte, poi, ad esame istologico.

A cosa serve

La mappatura ha lo scopo di registrare la presenza di neoformazioni pigmentarie su tutto il corpo e di seguire con attenzione i nevi che mostrano caratteristiche cliniche e dermatoscopiche atipiche.
Durante la mappatura dei nei, il dermatologo può:

  • Osservare accuratamente gli aspetti caratteristici di ogni neo;
  • Avere un'indicazione circa la natura delle macchie cutanee;
  • Distinguere le forme neoplastiche con un'accuratezza superiore rispetto alla valutazione ad occhio nudo o con una normale lente d'ingrandimento.

La mappatura dei nei rappresenta, quindi, un supporto fondamentale per la diagnosi precoce di un melanoma, tumore maligno dall'epidermide che può insorgere sulla cute sana o su un nevo preesistente, trasformatosi in senso neoplastico. Il melanoma non è il tumore cutaneo più diffuso, ma è il più pericoloso, poiché può dare metastasi in tempi relativamente veloci. Se questo viene identificato precocemente e trattato con la chirurgia, invece, la prognosi è favorevole.

Come si esegue

La mappatura dei nei è un'indagine eseguita nel corso di una visita dermatologica, con il paziente libero dagli indumenti, per una migliore valutazione della cute e delle mucose visibili.
In un primo momento, il soggetto viene esaminato sul lettino per la valutazione globale ad occhio nudo, quindi vengono contrassegnati i nei che sembrano irregolari.
La seconda parte della visita prevede l'utilizzo del dermatoscopio, il quale consente al dermatologo una visione diretta della superficie cutanea. Tale strumento è una sorta di piccolo microscopio, dotato di una lente, che viene posto a contatto con la pelle.

La zona da esaminare viene illuminata con una luce polarizzata incorporata nell'apparecchio; la cute risulta traslucida e viene messo in evidenza anche il derma superficiale (lo strato intermedio tra epidermide e derma profondo).
Durante l'esame dermatoscopico, il dermatologo scatta delle fotografie in macro dei nei contrassegnati e le analizza successivamente con un supporto digitale.

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