"Ecco Livatino lo studente di giurisprudenza": Unipa ritrova il "libretto" del giudice Beato
Dal fascicolo emergono anche altre informazioni sulla sua gioventù, a partire da dove avrebbe affittato casa nei giorni dell'università
E' stato ritrovato nell’archivio storico di Ateneo dell’Università di Palermo, il fascicolo personale dell'allora studente Rosario Angelo Livatino, giudice e oggi beato per l'uccisione ad opera della mafia del 21 settembre del 1990.
"Vi si trova, fra l’altro, una copia del Diploma di maturità classica conseguita al liceo 'Ugo Foscolo' di Canicattì, il libretto universitario, la tesi di laurea e altra documentazione che segue le tappe del percorso universitario compiuto nella Facoltà giuridica tra il 1971 e il 1975 – spiega Mario Varvaro, delegato del rettore all’archivio storico dell’Ateneo -. Dalla richiesta al rettore 'di essere ammesso a frequentare il primo corso della facoltà di Giurisprudenza', datata 4 ottobre 1971, risulta che la giovane matricola aveva preso casa a Palermo in una traversa della centralissima via Roma non lontana dalla stazione centrale, la via Santa Rosalia. Fra la documentazione conservata nel fascicolo del vi è anche una fototessera in bianco e nero autenticata che lo raffigura all’età di diciannove anni. È la stessa che si trova sul libretto universitario, sul quale sono segnate le tappe del percorso di formazione: dai primi esami sostenuti fra il maggio e il giugno del 1972, Storia del diritto romano, Diritto canonico, Storia delle dottrine politiche, all’ultimo, Diritto civile, sostenuto il 1° luglio del 1975. Quattro lodi e non pochi Trenta".
Il libretto, spiega il rettore Micari, verrà sposto nel museo dell'Università di Palermo.