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Attualità Lampedusa e Linosa

Centinaia di studenti a lezione dai pescatori lampedusani: esaltato il valore del rispetto del mare

Gli educatori di Marevivo hanno anche organizzato delle lezioni di educazione alimentare e distribuito del materiale informativo, approfondendo i temi del consumo responsabile, dell’attenzione alle specie a rischio di estinzione, della consapevolezza nella scelta d’acquisto delle taglie minime e della giusta stagionalità, alla preferenza del prodotto locale, a miglia zero, che aiuta l’economia isolana e riduce gli impatti ambientali

Tre giorni di attività con le scuole dell'isola per promuovere e sensibilizzare la diffusione dei contenuti e degli obiettivi del progetto "Responso" (Riduzione pesca fantasma in Sicilia). Ad organizzarli è Marevivo, il progetto è invece finanziato dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali attraverso il FondoEuropeo per gli Affari marittimi e la pesca. 

Iniziato a marzo e con la durata di nove mesi, l’intervento è guidato dalla stazione zoologica Anton Dohrn – Istituto nazionale di BiologiaEcologia e Biotecnologie Marine – Sede Sicilia, con il partenariato di Wwf Italia, Marevivo Sicilia, Coge Coopesca di Portorosa, Cogepa di Licata e Cogepa di Lampedusa e Linosa.
L’obiettivo principale dell’iniziativa è l’individuazione della presenza di attrezzi da pesca e rifiuti abbandonatinelle aree dei tre consorzi, allo scopo di rimuoverli,  ridare spazio alla biodiversità e alla rigenerazione degli ambienti marini e sostenere la salvaguardia e l’aumento delle risorse ittiche, messea rischio dal forte impatto delle molteplici attività terrestri e marine.

Per dare maggiore incisività al progetto sono state progettate anche altre azioni di supporto all’efficacia dell’intervento che il partenariato sta ancora portando avanti, come la pulizia dei fondali, il recupero  e il corretto smaltimento dei rifiuti ritrovati nelle reti da pesca, un’intensa attività di comunicazione e sensibilizzazione ed infine anche il coinvolgimento delle scuole che Marevivo sta promuovendo  nei territori coinvolti, unitamente alla formazione dei pescatori dei tre consorzi, il cui percorso si è concluso la scorsa estate.

Centinaia  studenti oggi sono stati accolti presso l’Amp delle Isole Pelagie, intrattenuti con i racconti e le lezioni dei pescatori lampedusani per esaltare il valore etico del rispetto del mare,  le tradizioni locali, la lavorazione delle reti  e  la sostenibilità della pesca artigianale. Gli educatori di Marevivo hanno anche organizzato delle lezioni di educazione alimentare e distribuito del materiale informativo, approfondendo i temi del consumo responsabile, dell’attenzione alle specie a rischio di estinzione,  della consapevolezza nella scelta d’acquisto delle taglie minime e della giusta stagionalità, alla preferenza del prodotto locale, a miglia ZERO, che aiuta l’economia isolana e riduce gli impatti ambientali.

“Ricordiamo che a Lampedusa, quest’anno, nell’ambito di tutte le iniziative promosse dal Feampi pescatori con le loro 38 imbarcazioni coinvolte in 9311 ore di pesca hanno conferito al centro raccolta: 1.353,80 kg di plastica, 544,20 kg di metallo, 156,40 kg di vetro, 3.901,10 kg di cordami e tessuti per un totale di 5.955,60 kg di rifiuti – dichiara Fabio Galluzzo delegato di Marevivo Sicilia – e a questi vanno aggiunti i 338,50 kg di rifiuti prodotti a bordo e non rigettati in mare”. “I risultati incredibili di queste azioni d’informazione e sensibilizzazione e di scesa in campo dei pescatori, potranno essere implementati dalla ricerca scientifica – dichiara Pierpaolo Consoli responsabile del progetto REsPoNSo e ricercatore della Stazione Zoologica Anton Dohrn -  studi costanti portati avanti dall’organizzazione, sonovolti ad esaminare l’entità dell’impatto del Marine Littersulle risorse marinecon analisi e confronti con i tanti risultati raggiunti nell’ambito d’interesse, la necessità di individuarei nuovi attrezzi da pesca più sostenibili e meno impattanti quandovengono dispersi o abbandonati, l’influenza positiva  e l’aumento delle risorse ittiche che assicura sempre lamaggiore tutela delle aree più fragili”.

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