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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Scuola, Sgb: "No alla ripresa delle lezioni in presenza, non ci sono le condizioni minime di sicurezza"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Il premier Conte, la Ministra all’Istruzione Azzolina ed il presidente della Conferenza delle regioni Bonaccini continuano a manifestare grande entusiasmo per la ripresa delle lezioni in presenza per gli istituti superiori, al momento fissata per il prossimo 7 gennaio. Noi di SGB continuiamo invece ad essere contrari a questa scelta completamente irrazionale e pericolosa per la salute dei lavoratori della scuola, degli studenti e delle loro famiglie. Tutti sanno che la riapertura delle scuole superiori coinciderà con l’avvio della terza ondata dell’epidemia da COVID-19 nonché con il probabile picco dell’influenza stagionale. Secondo l’ordinanza del Ministro della Salute dello scorso 24 dicembre, la didattica in presenza dovrà interessare il 50% della popolazione studentesca per il periodo che va dal 7 al 15 gennaio 2021. Nel caso di rientro a scuola il prossimo 7 gennaio, il personale scolastico e gli studenti si troverebbero ad operare, naturalmente, nelle stesse classi “pollaio” lasciate a novembre nonché negli stessi spazi angusti che a mala pena garantivano il metro di distanza. In queste condizioni, è stato purtroppo dimostrato, i protocolli, anche quando scrupolosamente applicati, sono del tutto insufficienti al contenimento dell’epidemia. In molte scuole continuano inoltre a scarseggiare dispositivi di protezione fondamentali come le mascherine FFP2 e le visiere para schizzi anche per i docenti di sostegno. Non sono confortanti nemmeno le notizie che giungono dai vari territori in merito al mancato potenziamento del trasporto pubblico locale. Per riaprire le scuole in sicurezza occorre investire massicciamente nell’edilizia scolastica (la legge di bilancio appena approvata ha stabilito 1,5 miliardi per la spesa d’investimenti a fronte di un fabbisogno di circa 200 miliardi) per incrementare gli spazi e per installare adeguati impianti di aereazione. Occorre un maggior numero di personale per dimezzare il numero di alunni per classi e per favorire il distanziamento sociale. Di fondamentale importanza il presidio medico presso le scuole per la continua sorveglianza sanitaria. Ancora una volta, è stata invece stabilita la data di rientro in classe senza neanche programmare un’attività di screening a tappeto per tutta la popolazione scolastica. Infine, i tempi previsti per la vaccinazione di massa sono ancora lunghi. Anche noi di SGB preferiamo la didattica in presenza a quella a distanza ma non possiamo ignorare il fatto che, in queste condizioni, la riapertura delle scuole superiori rischia di essere una vera e propria bomba sanitaria per il Paese. Lavoratori della scuola e studenti non sono carne da macello! Per queste ragioni SGB aderisce all’iniziativa di UNSIC, per rivendicare il rinvio del giorno di riapertura della scuola secondaria di secondo grado ed invita tutti gli iscritti, i simpatizzanti ed i lavoratori tutti a firmare la petizione che ha già raggiunto altissimi livelli di consenso a dimostrazione della gravità della situazione e della forte attenzione della popolazione scolastica sul tema della sicurezza.

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