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Referendum sull'abolizione della caccia, anche a Favara si raccolgono firme

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

"Anche a Favara è possibile aderire alla raccolta firme per il referendum di modifica della Legge 157/92 su tutto il territorio italiano, la cui richiesta è stata depositata dal Comitato SI Aboliamo la Caccia e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 121 del 22 maggio 2021.

Ci si potrà recare presso l' ufficio elettorale del comune di Favara sito in Via Beneficenza Mendola per firmare i moduli entro il 20 settembre 2021  muniti di carta d'identità".

A dichiararlo con una nota stampa è Alberto Crapanzano, Responsabile Organizzazione di Più ECO Ecologisti Confederati.

E' un referendum che mira alla tutela dell’ambiente e del patrimonio faunistico dello Stato, molte specie di animali oggi rischiano l'estinzione a causa dei cambiamenti climatici contro i quali possiamo fare poco nell'immediato, ma possiamo salvarli dalle doppiette dei cacciatori.

Secondo il rapporto Eurispes, oggi si dichiara contrario alla caccia il 70% degli italiani, l'abolizione di questa attività porterebbe un notevole vantaggio non solo alla fauna, all’ambiente e alla salute umana e degli animali, ma  porterebbe anche e un considerevole risparmio alle casse dello Stato di milioni di euro che ogni anno vengono elargiti sottoforma di contributi economici alle Associazioni venatorie e a tutti gli altri Enti inutili.

La caccia è un'attività pericolosa per chi la fa e per coloro che frequentano la natura, i boschi e i campi. Inoltre la caccia è molto inquinante con il piombo dei bossoli che ogni anno vengono abbandonati nell’ambiente.

"Il nostro movimento ecologista animalista in alternativa al Modello Neoliberista, ha da sempre più volte sollevato la necessità di affrontare la delicata problematica della caccia a livello nazionale, sarebbe ora che il Parlamento inizi ad occuparsi di questa importante questione sociale. I territori cambiano, le persone pure, il mondo è in continua trasformazione e così pure le leggi devono essere adeguate nel rispetto delle nuove generazioni che guardano sempre di più alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente e di tutti i suoi abitanti. La legge N.157/92 è ormai vecchia e inadeguata servono nuove norme che si basino su 2 punti fondamentali: 1) Maggiore protezione di tutte le specie di animali viventi in natura. 2) Misure finalizzate alla tutela della pubblica incolumità e del rispetto dell’ordine pubblico".

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