rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Scuole / Racalmuto

"Nessuno escluso": gli alunni dello Sciascia studiano agricoltura e alimentazione

Ciclo di tre laboratori sul tema "Noi mangiamo, noi siamo" al plesso Pietro Asaro

Il progetto “Nessuno escluso” incontra gli studenti dell’istituto comprensivo “Leonardo Sciascia” di Racalmuto - plesso Pietro d’Asaro - diretto da Carmen Campo, per un ciclo di tre laboratori sul tema: “Noi mangiamo Noi siamo”.

Tre giorni di attività scanditi da altrettanti varianti sul tema legato alla terra, alla cultura alimentare, alla tavola e, soprattutto, al concetto di inclusione affinché nessuno rimanga escluso. L’attività è stata rivolta agli alunni che partecipano alle attività didattiche estive a cura degli insegnanti Maria Di Sano, Sergio Scimè, Letizia Falco Abramo, Marisa Busuito, Edy Leone, Carlo Vinci, Pietro Licata Tissi. Le attività sono state condotte da un qualificato team di tecnici ed esperti, tra cui Lillo Alaimo Di Loro e Giuseppe Crapraro, agronomi, e Laura La Vecchia, biologa nutrizionista, e sono state supportate dalle aziende biologiche Bio Di Loro di Silvia Alaimo Di Loro e Mistretta di Gero Mistretta.

Il primo appuntamento sul laboratorio di terra “Abc… Cultura- A come agricoltura, B come biologico, C come cibo” si è tenuto martedì 28 giugno alla Fondazione Sciascia a Racalmuto.

“Abbiamo fatto un tour sulla qualità di cibo, agricoltura biologica e inclusione sociale – commenta Lillo Alaimo Di Loro – scoprendo con i ragazzi una nuova declinazione della parola cultura, per rafforzare il concetto che dalla buona cultura e dell’alimentazione con la consapevolezza che delle scelte di consumo dipende la qualità della nostra vita e dell’ambiente”.

Nel corso dell’incontro si è parlato del “mellone d’acqua”. A tal proposito è stato letto un brano tratto dal libro “La ragione del cibo – Leonardo Sciascia a tavola” – di Lillo Alaimo Di Loro, dove si racconta dell’amore dello scrittore racalmutese per il gelo di melone, nonché delle origini e qualità alimentari e salutistiche dell’anguria biologica. L’occasione è stata propizia, vista la solennità del luogo (la Fondazione intitolata a Sciascia) per ribadire come anche la semplice buona scelta del cibo, sia il frutto di ragionamento, osservazione e approfondimento culturale che richiede consapevolezza, senso di responsabilità e disponibilità ad accettare la conoscenza come strumento per l’esercizio della ragione e quindi della verità delle cose.

Al termine dell’incontro, i ragazzi hanno fatto merenda con anguria e cantalupo biologici offerti dall’azienda Mistretta.

Gli altri due laboratori si sono svolti presso il plesso scolastico “Pietro d’Asaro. “Dimmi cosa mangi e…” centrato sulla dieta mediterranea e l’alimentazione in età scolare, si è svolto mercoledì scorso e ha visto Maria Laura La Vecchia disquisire sull’importanza delle diete e della piramide alimentare con ben 60 ragazzi che hanno seguito con interesse le attività, sino a degustare, a conclusione, una bio merenda a base di pane di grano duro, olio, origano e paté di pomodoro.

L’ultimo appuntamento, ieri pomeriggio sempre al plesso “D’Asaro”, ha avuto come protagonista il tema “Siamo quello che mangiamo”: conoscere gli ingredienti di una sana alimentazione. Si è parlato di qualità degli alimenti e di “100 modi per dire pizza”, considerata la grande varietà di farine, lieviti, oli, mozzarella, … L’argomento ha suscitato attenzione e interazione da parte degli alunni che, come tradizione del progetto, hanno concluso le attività facendo merenda con torrone e cubaita di mandorle e tarallucci di Racalmuto.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Nessuno escluso": gli alunni dello Sciascia studiano agricoltura e alimentazione

AgrigentoNotizie è in caricamento