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Covid e test sierologici, Pullara: "Perchè si è cominciato dagli ultimi vacciniati?"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Nemmeno quando dai dei suggerimenti riescono ad essere eseguiti in maniera corretta. Purtroppo, non posso tacere.  Mi riferisco all’esecuzione del test sierologico per monitorare la carica anticorpale ante e post vaccinazione.

A metà aprile, infatti, durante una delle tante audizioni in Commissione sanità, ho evidenziato, alla presenza della parte politica e tecnica dell’Assessorato alla Sanità la discrasia tra un'impennata dei contagi seppur fosse avviata la fase delle vaccinazioni. Conseguentemente, in quella stessa sede ho suggerito di diventare la Regione apri-pista in Italia, per effettuare il test sierologico, in una fase antecedente e successiva alla vaccinazione, ai 30 giorni dalla seconda dose e successivamente ai 3 mesi e secondo il risultato a 6 o 9 mesi.

Proprio da qualche giorno - afferma l'On Carmelo Pullara Vice presidente Commissione Sanità all'ARS – apprendo che la Regione Siciliana ha avviato l’indagine immunologica gratuita “Segui il Vaccino” per 60 mila persone under 65 che si sottoporranno al vaccino, presso l’Hub Fiera del Mediterraneo di Palermo, per monitorare lo sviluppo di anticorpi nell’arco di un anno. Sostanzialmente, quanto avevo auspicato.

Ma purtroppo, l’applicazione pratica non è, secondo me, né di buon senso, né di reale contrasto. Infatti, mi chiedo e chiedo, che senso ha iniziare questo monitoraggio dagli ultimi vaccinati anziché dai primi e in particolar modo dai soggetti vulnerabili e dal personale sanitario, peraltro, più esposto e al quale essendo stato vaccinato per prima, sicuramente, si ha necessità di verificare se ancor oggi ha una carica anticorpale che gli consente di non contrarre il virus.

Pertanto, procederò con una interrogazione parlamentare che faccia luce su questa gestione assolutamente inopportuna e direi quasi inconcludente, mentre lascia in condizioni di pericolo i soggetti vaccinati per prima, i sanitari e i soggetti fragili. Se solo l’avessi immaginato, oltre a suggerire il da farsi e la metodologia, avrei suggerito anche da dove iniziare. Spero che si proceda nell’immediato a sistemare questa gravissima disfunzione che, intanto, sta generando sperpero di denaro e impiego di risorse peraltro concentrate in una porzione del territorio a fini statistici quasi insignificante.

Ovviamente, per l’equipe che l’ha messa in campo il mio apprezzamento – conclude l’On. Pullara. La distonia è stata posta in essere da chi ha stabilito il target da attenzionare. Una volta ogni tanto saremmo potuti essere i primi, purtroppo saremo di nuovo ultimi.

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