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Presepe vivente di Cammarata, si riaccende l'emozione della Natività tra storia e tradizione

Un'esperienza autentica nel suggestivo borgo medievale cominciata nel 2003

La magia del Natale si sente già nell’aria e una delle esperienze più suggestive è sicuramente legata alla possibilità di visitare un presepe vivente. Un salto nel passato in cui rivivere le emozioni della Natività sarà possibile anche a Cammarata, lo splendido borgo medievale che sorge alle pendici del monte omonimo e inserito  nella rete Borghi autentici.  In questo luogo le cui radici affondano nell’età preistorica e che nel 1087  il conte  Ruggero dopo la conquista della  Sicilia consegnò a Lucia, nominata Castelli Cameratae dominatrix, sarà possibile assistere alla 17° edizione all’appuntamento organizzato dall’associazione  religiosa-culturale SS.Crocifisso degli angeli.

Il paese che vanta una tradizione folkloristica secolare, durante le festività nel centro storico darà vita ad uno scenario unico nel suo genere, in cui sacralità e atmosfera magica si fondono. Come spiega Padre Vincenzo La Mendola nel suo libro  “il Presepe vivente a Cammarata”, a Cammarata gli spettatori potranno seguire un itinerario  in cui vedere Maria, Giuseppe e il bambino e che rievoca i mestieri di una volta, l’ambiente familiare e la presentazione della classica famiglia contadina stretta al focolare domestico, c’è chi lavora il telaio e chi prepara dolci, attraverso immagini, odori e suoni che rimandano indietro nel tempo. Incontriamo “u picuraru”, “ u falignami” curvo sul bancone, “u consapiatti" che ripara il ferro e “lu scarparu”.

“L’idea venne messa in atto, per la prima volta, nel 2003 dal Comitato del SS. Crocifisso degli Angeli - come si legge nella presentazione della pagina ufficiale Facebook - con i giovani dell’oratorio, che elaborarono un progetto realizzato con grande entusiasmo. Furono individuate le case più vecchie e i punti strategici, e aperte, per accogliere le varie scene. Si costruirono capanne, staccionate, recinti, si cercò di coprire ciò che era moderno, per creare un luogo ideale che permettesse ai visitatori di fare un viaggio nel passato. L’ambiente ideale ricostruito, in cui si realizzò il presepe vivente, è quello della fine dell’Ottocento e dei primi del Novecento cammaratese. Un ambiente di contadini, di piccoli artigiani e di pastori, nonché di casalinghe, colte negli aspetti più disparati della loro vita. Luci, colori, costumi e scenografie hanno rievocato l’ambiente della famiglia patriarcale cammaratese, concentrata in una casa o in una serie di piccole case attigue, intorno alla paterna. E’ un modo per ritornare alle proprie radici, le più vicine a noi”.

Sarà possibile visitare il presepe vivente, il 23, 26, 28 e 30 dicembre e  ancora l'1 il 5 e 6 gennaio. Orario d’ingresso dalle 17 alle 21,30. Biglietto  4 euro. Per ulteriori informazioni basta consultare il sito ufficiale.
 

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