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Sabato, 20 Aprile 2024
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Pista ciclabile in via Passeggiata archeologica, architetti: "Progetto irrealizzabile"

Critico il presidente dell’Ordine Alfonso Cimino: "La chiusura al traffico veicolare, di fatto, congestionerebbe la circolazione stradale urbana"

Non mancano le voci critiche all'ipotesi di chiusura al traffico della via Passeggiata Archeologica e viale Enrico La Loggia per farne una pista ciclabile. “E’ assolutamente impensabile che Agrigento continui a ricevere proclami su chiusure di strade per renderle ciclabili che nulla hanno a che vedere con la fruibilità della città da parte dei suoi abitanti. Agrigento appartiene ai suoi cittadini”.

È quanto afferma Alfonso Cimino, presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento, che prosegue: “Il progetto è irrealizzabile. La chiusura al traffico veicolare, di fatto, congestionerebbe la circolazione stradale urbana senza pensare che, attualmente, la città è isolata dal resto della provincia. Così come è impensabile ed inattuabile, pedonalizzare via Passeggiata Archeologica. Ci siamo opposti, già negli anni precedenti, a questi progetti e continueremo a farlo perché il rischio è di isolare la città dai suoi quartieri satelliti. E questo, è un processo inverso rispetto all’avvicinamento dei quartieri satelliti e della Valle dei Templi alla città. Agrigento appartiene ai suoi cittadini. Invece di pensare a chiudere le strade, occorre intervenire per il ripristino di tutte le strade carrabili urbane. Gli Architetti di Agrigento, lo chiedono con forza. Inoltre, siamo contrari all’utilizzo dei concorsi di idee che servono solo a far lavorare inutilmente i colleghi senza poi ricevere l’incarico di progettazione”.

La paventata chiusura delle due importanti arterie, non è l’unico argomento di interesse sulla viabilità. “Dopo il crollo del ponte Morandi di Genova, l’onda emozionale e la paura hanno fatto sì che diventasse pressante l’abbattimento del nostro ponte Morandi – dichiara Alfonso Cimino – Ora, è necessario comprendere, a prescindere da quale siano le risultanze delle riunioni in programma tra il Comune e gli enti preposti, che il Ponte può essere abbattuto soltanto se, attraverso opportune indagini e diagnosi, si accerta effettivamente la non appropriatezza di interventi di manutenzione straordinaria. Viceversa, non possiamo pensare di abbattere il Ponte se, attraverso interventi di manutenzione straordinaria, questo può essere ancora utilizzato".

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