Palma di Montechiaro, curiosità e fascino tra i luoghi del Gattopardo
Dalla storia della famiglia ai misteri di Suor Maria Crocifissa. Viaggio nella terra del romanzo che ha conquistato il mondo
Il Gattopardo, il celebre romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa del 1957, è ormai un classico della letteratura tradotto in tutte le lingue, che fa rivivere i tempi antichi di una Sicilia che incarna il periodo del trapasso borbonico.
Ma quali sono i luoghi del Gattopardo? Sono quelli legati agli antenati della famiglia dell’autore Tomasi di Lampedusa. Si parte da Palma di Montechiaro che altro non è che Donna Fugata. Questa è stata fondata il 25 aprile 1637 da Carlo Caro Tomasi, ma la prima pietra fu posata il 3 maggio dello stesso anno. Per le vie di quella che oggi viene chiamata la terra del Gattopardo attraverso il territorio si può costruire ogni tassello di questa famiglia.
A partire dalla Chiesa Madre, senza tralasciare la prima dimora dei Tomasi a Palma: il Palazzo ducale che nel 1659 venne inglobato nel Monastero delle Benedettine dove c’è la tomba di Isabella Tomasi di Lampedusa, Suor Maria Crocifissa, che secondo i racconti in preda ad una lotta contro i demoni fu costretta a scrivere per mano del demonio una lettera ancora conservata. Anche lo stesso autore e dopo di lui Camilleri provarono a decifrare il contenuto ma senza alcun risultato. Da visitare anche le rovine del Castello Chiaramontano (o di Montechiaro). Altro diamante da citare, perchè direttamente legato al libro, è Santa Margherita Belice,dove, nella casa di campagna, Giuseppe Tomasi di Lampedusa ha passato la sua infanzia e ha scritto il capolavoro.
A proposito invece del film di Luchino Visconti del 1963, ispirato all’opera, non fu girato nell’Agrigentino ma in diverse località: molte location furono scelte a Palermo tra cui villa Boscogrande. Ad essere interessato anche il comune di Ciminna e Palazzo Manganelli a Catania. Numerose delle scene furono girate anche nel Lazio ad Ariccia e precisamente all'interno di Palazzo Chigi.