Mandorlo in fiore, si comincia: tutto quello che c’è da vedere nella prima domenica di festa, ma è caccia ai biglietti per lo spettacolo conclusivo
Non solo i gruppi dei bambini ma anche quelli che partecipano al festival internazionale del folclore: tutti insieme per una giornata che comincia con la grande parata mattutina fino allo spettacolo serale al teatro Pirandello
A dare il via alla settimana del “Mandorlo in fiore”, per la prima domenica di festa, sarà la banda musicale “Vincenzo Bellini” di Agrigento. Ma per le strade del centro cittadino ci saranno ben 900 artisti che daranno vita alla grande parata inaugurale che partirà alle 10 da Porta di Ponte. Protagonisti i gruppi del 20esimo festival “I bambini del mondo” (organizzato dall’Aifa e ideato da Claudio Criscenzo) ma anche alcuni che partecipano al 65esimo festival internazionale del folclore più quelli regionali e locali. Tutti insieme, insomma, per dare vita ad una sfilata che non avrà nulla di meno rispetto a quella conclusiva in programma la domenica successiva (il 12 marzo).
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Partenza dunque da Porta di Ponte e non da piazza Pirandello come accadeva in passato. Davanti al Municipio, infatti, ci sarà un semplice raduno seguito da un rapido trasferimento per portare tutti quanti all’ingresso della via Atenea. Da lì il corteo si dirigerà verso piazza Aldo Moro e piazza Vittorio Emanuele per poi scendere passando davanti al Comando provinciale dei carabinieri e da piazza San Calogero. Una volta giunta in piazza Marconi la carovana percorrerà il viale Della Vittoria in senso contrario a quello veicolare per raggiungere piazza Cavour dove, alle 13, è previsto lo spettacolo sul palco che sarà replicato alle 16. In serata, alle 20,30 al teatro Pirandello, lo show dei gruppi che partecipano al festival “I bambini del mondo”.
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I gruppi dei bambini sono quelli di Bulgaria, India, Korea, Lituania, Macedonia, Messico, Panama, Perù e Turchia. Con loro ci saranno anche quelli siciliani: ”Gergent”, “Oratorio Don Guanella”, ”I fiori del mandorlo”, “I piccoli del Val d’Akragas”, “Fabaria Folk”, “I carusi di Girgenti”, “I 3 castagni dell’Etna”.
I gruppi degli adulti arrivano invece da Bulgaria, Cile, Croazia, Francia, Georgia, Giappone, Grecia, India, Italia, Kirghizistan, Korea, Macedonia, Malesia, Messico, Polonia, Romania, Serbia, Scozia, Spagna, Stati Uniti, Thailandia e Uzbekistan: saranno loro a contendersi il “Tempio d’oro” che sarà assegnato domenica 12 marzo al termine dello spettacolo conclusivo ai piedi del tempio della Concordia.
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Ed ancora i musici e gli sbandieratori di Priolo Gargallo, "Mata e Grifone" di Messina, il gruppo folk “Amastra” di Mistretta, ”I figli dell'Etna” di Catania, ”Melioso” di Bovo Marina, “Ciauru di Sicilia” di Augusta, “Taratatà” di Casteltermini, “Kore” di Enna, “Sikelia” di Mineo, “Trinacria bedda” di Palermo, i ballerini dei gruppi “Danze dell'800” e “Bella epoca” di Palermo, “Danzatori dell'800” di Catania, ”Accademia del ventaglio - Danza dell'800” di Siracusa, “Ateneo danze ottocentesche di Palermo”, i cortei storici ”Abatellis Branciforti Conti” di Cammarata, "Duchi" di San Giovanni Gemini e ”La corte" di Aragona. In totale si contano circa 900 artisti che invaderanno il centro cittadino.
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E a proposito di spettacolo conclusivo al tempio della Concordia, quello di domenica 12 marzo, è caccia ai biglietti. Infatti per la prima volta nella storia del “Mandorlo in fiore” - che gli agrigentini continuano a chiamare affettuosamente “Sagra” nonostante il cambio evolutivo di denominazione (ma non solo, adesso si chiamano “parata” la classica sfilata e “patrimoni” i gruppi folcloristici) - si pagherà un biglietto per assistere allo spettacolo che nelle precedenti edizioni è stato sempre gratuito. Costa 5 euro più altri 2 euro per i diritti di prevendita. Ce ne sono 5 mila a disposizione e si possono già acquistare al Box Office in via Imera 27 (telefono 0922 20500). Oppure on line su webtic.it al seguente indirizzo: https://www.webtic.it/#/shopping?action=loadLocal&localId=5496.
Domenica 12 marzo, quindi, dalle 14 in poi, l’ingresso nella Valle dei templi sarà consentito solo ai possessori dei biglietti mentre tutti gli altri visitatori potranno permanere nella via Sacra fino alle 13: da quel momento saranno “invitati” ad uscire.
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Nelle scorse ore un post su Facebook, scritto da alcuni turisti che non riuscivano a contattare la biglietteria per l’acquisto dei ticket per l’accesso all’area spettacolo, ha innescato le ire del Codacons che ha sollevato dubbi sulla possibilità di gestire l’enorme flusso di turisti in arrivo nella Valle dei templi nella giornata del 12 marzo. L'associazione che tutela i consumatori, nello specifico, si riferisce a tutti quei turisti che non potranno accedere poiché sprovvisti di biglietto per lo spettacolo, sia perché non potrebbero riuscire a comprarlo in tempo o semplicemente perché potrebbero giungere sul posto senza essere al corrente di questa “novità” che riguarda l’edizione 2023 e senza avere più il tempo di rimediare.
Ma la scelta di far pagare è stata dettata per ragioni di sicurezza e per contenere il numero di presenze rispettando le nuove linee guida del decreto Gabrielli. Ma anche su questo il Codacons ha manifestato alcune perplessità: "Per contenere le presenze basterebbe contingentare gli ingressi come per qualsiasi evento a numero limitato. Il deterrente di far pagare non è detto che sia efficace. E se proprio deve esserlo, perché a questo punto non far pagare molto di più? Almeno si farebbe cassa".