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Màkari stravince con i dati di ascolto: l’episodio girato ad Agrigento seguito da oltre 5 milioni di telespettatori

La seconda stagione della fortunata fiction di Rai Uno, tratta dai racconti di Gaetano Savatteri, si è aperta con una storia ambientata tra la Valle dei Templi e il Giardino della Kolymbetra: è stato il programma più visto in prima serata sulla tv generalista

Sono stati 5.418.000 gli italiani che ieri sera, lunedì 7 febbraio, hanno scelto Rai Uno per seguire le nuove avventure di Saverio Lamanna e Peppe Piccionello nella seconda stagione di "Màkari", la fortunata fiction liberamente tratta dai racconti di Gaetano Savatteri. Lo share del 25,4 per cento indica che un italiano su 4 ha visto le splendide immagini della Valle dei Templi, del giardino della Kolymbetra, del centro storico passando per piazza Municipio, Scala dei Turchi, hotel Villa Athena, Farm Cultural Park a Favara, con alcune sequenze in notturna girate anche Licata e Porto Empedocle. Il primo episodio s'intitola "Il delitto di Kolymbetra" e, ovviamente, suggerisce senza fronzoli i luoghi in cui viene ambientata la vicenda: un giallo che parte da un misterioso omicidio avvenuto in un "paradiso terrestre" con alcuni indiziati e classico colpo di scena finale.

Circa 2 ore d'intrattenimento in cui Agrigento e le sue bellezze paesaggistiche sono praticamente onnipresenti. A tratti è sembrato di assistere ad uno spot pubblicitario sulla città dei templi, a dialoghi tra i protagonisti più utili alla promozione turistica che funzionali alla storia. Tutto quanto, ovviamente, a beneficio del territorio e di alcune location che ne hanno giovato oltre misura.

Una vetrina straordinaria, dunque, i cui risultati in termini d'immagine non tarderanno ad arrivare: l'importanza che è stata data agli scenari è infatti pari se non superiore ai contenuti narrativi e questo non può che creare interesse e curiosità in chi si è appassionato a questa fiction. Il primo pensiero di uno spettatore che ha apprezzato il prodotto televisivo, infatti, non può che essere il desiderio di visitare i luoghi in cui i protagonisti si muovono dall'inizio alla fine.

 La Gaipa del Distretto turistico: “Una promozione senza precedenti”

"Questo non è il risultato di una persona sola - ha commentato su Facebook l'assessore al turismo Francesco Picarella - ma di tutti quegli uomini e donne che investono e credono nella potenzialità di questa città unica". Una dichiarazione che, di fatto, chiude la polemica su quei 40 mila euro della tassa di soggiorno versati alla Palomar (la casa di produzione della fiction, ndr) a titolo di contributo spese. Assolutamente giustificati a questo punto, proprio per il modo in cui è stato confezionato il prodotto, dove la città di Agrigento non è solo scenario ma diventa assoluta protagonista, alla pari con i personaggi se non addirittura preponderante.

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