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Attualità dell'arte provocatoria, a Favara Putin da sette anni "vive" nella spazzatura

Il grande murales che raffigura il volto del presidente russo che emerge da un cassonetto dell'immondizia si trova alla Farm Cultural Park

Dal 24 febbraio scorso, giorno della dichiarazione di guerra della Russia all'Ucraina, l'opinione pubblica sul leader del Cremlino è drasticamente cambiata. A Favara, in tempi non sospetti, dal 2015 in un murales il compianto artista Flavio Campagna aveva raffigurato il volto del presidente russo che emerge da un cassonetto della spazzatura. Il titolo dell'opera che si trova in uno dei sette cortili di “Farm Cultural Park” gioca proprio sul nome di Putin, “Put in the trash”, ovvero mettiamolo nella spazzatura.

“È un'opera che abbiamo deciso di mantenere, forse per istinto perchè di solito alla Farm – dice dai microfoni di AgrigentoNotizie il fondatore del polo di arte contemporanea Andrea Bartoli - le opere cambiano. Crediamo che l'arte serva anche a denunciare e a mettere in discussione quel potere costituito che puzza di cose brutte”.

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