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Vaccinazione di senzatetto e soggetti svantaggiati, la Diocesi in prima linea nella lotta al Covid

Attraverso il progetto “Solìma” ed il servizio Migrantes si possono facilmente individuare persone senza fissa dimora e migranti ospiti nei centri di accoglienza per accelerare il raggiungimento dell'immunità di gregge

La Pastorale della salute della Diocesi di Agrigento, attraverso il progetto “Solìma” (sportello socio-legale per immigrati), con il Servizio Migrantes, si mette a disposizione per individuare i soggetti deboli, i senzatetto e senza fissa dimora, i migranti ospiti nei centri di accoglienza e procedere alla loro vaccinazione. 

L’iniziativa scaturisce a seguito della comunicazione, dello scorso 30 giugno, da parte dell’assessorato regionale alla salute, che, con una lettera ai commissari Covid, manifestava la necessità di procedere alla vaccinazione di persone non iscritte al servizio sanitario nsazionale ma che vivono temporaneamente in Sicilia.  

“Persone - si leggeva nella lettera - che potranno ricevere un vaccino mono dose senza prenotazione, per evitare di dover tornare una seconda volta. In questo modo si potrebbe tutelare la loro salute nei casi in cui risulta appropriato l’uso delvaccino Janssen” che, appunto, prevede un’unica dose.

“E’ necessario - comunica lo sportello Sòlima - individuare e avvicinare i destinatari del provvedimento, informandoli e sensibilizzandoli sull’opportunità di sottoporsi alla somministrazione del siero. 

Si chiede pertanto la collaborazione di associazioni, enti pubblici e privati, gruppi di volontariato  per promuovere l’iniziativa, al fine di procedere alla somministrazione dei vaccini ed accelerare l’immunità di gregge.

Per informazioni e raccolta dati da inviare all’ASP, contattare il Progetto Sòlima nella persona di Carmela Carbone (telefono 379 1235317).

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