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Ultima puntata del commissario Montalbano, Minardo: "E' un patrimonio del sud"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Che quella andata in onda ieri sera su Ra1 sia l’ultima o la penultima puntata de “Il Commissario Montalbano” poco importa. L’ennesimo boom di ascolti si aggiunge a quelli di 20 anni di programmazione che hanno generato un ritorno di immagine e una promozione turistica eccezionali al sud est siciliano ma ora abbiamo il dovere di guardare avanti.  Credo però che lo sguardo al futuro possa e debba partire da un giusto riconoscimento del passato. Non sono più tra noi Andrea Camilleri, Alberto Sironi e Marcello Perracchio ovvero il grandissimo scrittore siciliano che ha inventato Montalbano, il regista lombardo, adottato dalla nostra terra, che scelse il barocco del Val di Noto come scenografia naturale in tv e l'attore ibleo più brillante della fiction. Sono tre figure che meritano riconoscimenti e ricordi degni della qualità del loro lavoro e della loro arte. Ci muoveremo dunque in questa direzione. Al di là della messa in onda di un’eventuale “ultimissima” puntata e delle repliche si può fare leva proprio su chi ha animato la serie di Montalbano e ne è stato protagonista e la cui memoria può consentire di dare ancora tantissimo a questa porzione splendida della Sicilia da loro esaltata. Sono convinto che i primi ad esserne felici sarebbero proprio Camilleri, Sironi e Perracchio. Ovviamente le iniziative collegate alla loro dimensione intellettuale ed artistica dovranno essere di altissimo profilo, come meritano. E allora questo, me ne assumo l’impegno già da ora, sarà uno dei temi portanti degli “Stati generali del Turismo” che terremo in Sicilia non appena le condizioni di sicurezza sanitaria lo consentiranno e per cui la Lega Sicilia sta coinvolgendo il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, l’assessore  regionale ai Beni Culturali Alberto Samonà e tutte le associazioni e i singoli imprenditori che operano nella nostra regione. Partiamo insomma dall’enorme patrimonio culturale e artistico che queste tre figure ci hanno lasciato per garantire e migliorare la valorizzazione e la promozione dell’altro patrimonio culturale e artistico di cui disporremo per sempre, quello dei nostri monumenti, dei nostri paesaggi naturali e della nostra storia.

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