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Chiesa di Santa Rosalia, Prado all'arcivescovo: "Verità sulla scomparsa del prospetto"

Il direttore dell'Accademia di Belle Arti "Michelangelo" di Agrigento si è rivolto al cardinale Montenegro

"Ci appelliamo all'arcivescovo di Agrigento, cardinale Francesco Montenegro, per sapere la verità e su ciò che si vuole fare sull'antico prospetto barocco della Chiesa di Santa Rosalia, in via Atenea, smontato sessant'anni addietro forse per motivi adesso non tanto chiari. E' una chiesa tanto cara agli agrigentini. Eminenza, ci sono sicuramente altre "priorità", prima fra tutte la cattedrale di San Gerlando, ma Santa Rosalia aspetta da molti decenni".

Così, sui social, il direttore dell'Accademia di Belle Arti "Michelangelo" di Agrigento, Alfredo Prado, si è rivolto al cardinale Montenegro, in una sorta di appello affinché la chiesa agrigentina si possa pronunciare su quello che è a tutti gli effetti uno dei grandi "gialli" della nostra città.

Il prospetto della piccola chiesa barocca, che si trova accanto al "Purgatorio", venne rimosso nel 1951 per consentire degli interventi di restauro.

Di quei blocchi modanati oggi rimane un 20-30% del totale: gli altri sparirono e, ad eccezione di sussurri e leggende metropolitane, oggi nessuno sa che fine abbiano fatto.

Per la ricostruzione della facciata - utilizzando tecnologie più recenti e ricostruzioni 3d -, nel 2015 l'Amministrazione comunale aveva lanciato anche un concorso d'idee, del quale, al pari dei blocchi, si è perso traccia nella notte dei tempi. Adesso arriva l'appello di Prado, il quale chiede esplicitamente al cardinale di avere la "verità" su questa vicenda. Che il direttore sappia già la risposta?

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