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Giovedì, 25 Aprile 2024
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“Provincia sempre più isolata per il caro voli e non solo”: il grido d’allarme della Uil

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

La continuità territoriale, intesa come capacità di garantire un servizio di trasporto che non penalizzi cittadini residenti in territori meno favoriti, si inserisce nel quadro più generale di garanzia dell’uguaglianza sostanziale dei cittadini e di coesione di natura economica e sociale, promosso in sede europea. Il trasporto, infatti, se da un lato, si configura come attività di tipo economico, dall’altro, come elemento essenziale del “diritto alla mobilità” previsto all’articolo 16 della Costituzione, costituisce un servizio di interesse economico generale e, quindi, tale da dover essere garantito a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro dislocazione geografica.

Prezzi esorbitanti e pochi posti disponibili: viaggiare in aereo da e per la Sicilia, diventa un lusso per pochi. Il caro voli si ripropone periodicamente divenendo un caso nazionale.

Lo scorso anno, complice l’aumento dei prezzi, dettato dall’impennata del costo del carburante, tornare a casa o spostarsi verso la capitale, per i siciliani è diventato paradossalmente più caro che raggiungere New York. Pertanto, lo scorso dicembre, la Regione ha annunciato un ricorso all'Antitrust e varato un osservatorio sui prezzi. Questo febbraio è stata annunciata l’entrata nel mercato di una nuova compagnia che opererà collegamenti tra Palermo e Catania con Milano/Bergamo e Roma/Fiumicino e che le tariffe rientreranno nel range  da 29,90 a 150,00 euro. 

Il 15 febbraio  in conferenza stampa il Governatore della Sicilia nel dare la notizia dichiarava  “è una bella giornata per tutti i siciliani perché interrompiamo il duopolio che porta, in alcuni periodi dell’anno, all’aumento spropositato dei costi dei voli tra la Sicilia e i principali aeroporti italiani. Abbiamo lavorato in silenzio nell’esclusivo interesse dei nostri concittadini e oggi c’è una parziale, ma significativa soluzione”.

Il Segretario Generale della UIL di Agrigento, Gero Acquisto, in merito alla questione,  ritiene che la soluzione sia “Significativa, ma soprattutto parziale, in special modo per tutti quei siciliani che hanno l’incolpevole sfortuna di risiedere nella provincia di Agrigento. Territorio sì dall’elevata potenzialità attrattiva per il turismo, ma sprovvisto di: aeroporto e collegamenti efficienti con i capoluoghi interessati dalle nuove tratte (Palermo e Catania), con  gravi carenze infrastrutturali mai risolte, sempre più luogo sfavorito per antonomasia.

È  inaccettabile che noi agrigentini, costretti a spostarci per ragioni di lavoro, salute, studio e ricongiungimento familiare, dobbiamo vederci non riconosciuto un diritto costituzionalmente garantito.

Chiediamo maggiori sforzi per una provincia oltremodo penalizzata, auspicando l’adozione degli atti amministrativi necessari al fine di realizzare l’effettiva continuità territoriale.

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