Un salto a Caltabellotta, cosa vedere e cosa mangiare
Tour in una delle città più antiche della Sicilia per scoprirne bellezze e sapori
Oggi il nostro tour alla scoperta dei gioielli della provincia agrigentina vi porta a Caltabellotta, una delle città più antiche della Sicilia. Ma quali sono i luoghi da vedere e le pietanze tipiche da assaporare? Scopriamolo subito.
Partiamo dalla Cattedrale. Dedicata a Maria SS. dell'Assunta e comunemente nota come Chiesa "La Matrici", si presenta con una facciata normanna che si contraddistingue per la pianta basilicale a tre navate e cinque cappelle. Grazie ai lavori di restauro si è scoperto che la quinta cappella non era altro che l’abside della prima chiesa proto cristiana del luogo.
Merita di essere citato il Convento di San Pellegrino. Questa struttura è stata modificata nel Settecento, ed è stata costruita su un’originaria fondazione normanna a sua volta sorta sui resti di un sito arabo. L’Eremo, risalente al XVII secolo, si trova nella parte più alta del monte insieme alla chiesetta. A questi luoghi è legata la leggenda che vide trionfare il santo vescovo sul drago divoratore.
Un salto anche al Museo civico di Caltabellotta. Nel Palazzo della Signoria, conosciuto come “carcere vecchio” per il suo utilizzo precedente fino ai primi del Novecento, trovano spazio le collezioni del Museo civico di Caltabellotta dopo il restauro in seguito ad uno stato di abbandono. Da citare anche i resti del Castello del Conte Luna o della regina madre Sibilla, un tempo era una possente fortezza bizantina.
Ma quali sono le specialità gastronomiche di Caltabellotta? Sicuramente tra le più conosciute l’olio d’oliva noto sin dall’antichità. E poi ci sono le pietanze legate soprattutto alle festività: per il Natale i dolci ripieni alla confettura di fichi e chiamati cuddureddi e per Pasqua la froscia a base di uova e lu cannaleri preparato con uovo sodo e pasta dolce.