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Dalle ceramiche ai piatti tipici, cosa visitare e cosa mangiare Burgio

Viaggio nel borgo agrigentino dalle origini antichissime e inserito nella rete nazionale "Città della ceramica"

Il nostro tour alla scoperta dei borghi dell’agrigentino oggi farà tappa a Burgio.

Un luogo dalla storia antichissima le cui origini si perdono nel tempo. Dalle informazioni che si reperiscono sul sito ufficiale si attesa la sua esistenza già nel 1282 d.C., quando Pietro I d'Aragona, re di Sicilia, invitò al Parlamento Siciliano alcuni sindaci  tra cui quello di Burgio. Numerose le strutture la cui origine è avvolta da un alone di mistero: il  Castello, forse del XII sec.; una cappella del 744; un quadro della Vergine SS. tra S.Antonio Abate e S.Nicola di Bari del 1102  e un Crocifisso che si trova nella Chiesa Madre del 1103.

Ma cosa visitare a Burgio? Sicuramente Il Museo delle Mummie, un affascinante itinerario tra scheletri ed arredi funebri risalenti al XVIII ed al XIX secolo, cadaveri mummificati secondo le tecniche antiche dei frati francescani. C’è anche la Fonderia delle Campane, l’unica al Sud ancora in attività. Tra le numerose chiese presenti si segnalano: la Chiesa di San Giuseppe del  XVII secolo, la Chiesa Madre, la cinquecentesca Chiesa di San Vito. Non possono non essere menzionate le antiche botteghe di pietra,vetro e ferro battuto, a spiccare fra tutte le botteghe della ceramica, per cui Bugio è tra le 33  città appartenenti al rete nazionale "Città della ceramica". Da visitare Il Muceb – Museo della Ceramica di Burgio in Piazza Santa Maria, aperto da martedì a domenica ore 10–13; 17-20.

E le specialità gastronomiche? Tra i dolci ci sono la grabuscia, si tratta di pasta di pane fritta e ricoperta di zucchero, che Natale sarebbe senza i "cuddureddi cu i ficu?" Una deliziosa pasta dolce con fichi secchi, mandorle e zuccata, non mancano i tetù e i taralli. Per  S.Lucia  è tradizione preparare la cuccia. Per quanto riguarda  il salato abbiamo la tabisca, una schiacciata  di pane condita con olio, sale, pepe e formaggio pecorino e la muffuletta la schiacciata preparata invece con formaggio e sarda salata, presente nelle tavole soprattutto l’8 dicembre .Tra i prodotti locali anche formaggi tipici e le stigghiole da gustare alla griglia.

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