Riqualificazione del boschetto delle Dune, le associazioni: "Si poteva fare meglio
Polemica presa di posizione dopo due domeniche di bonifica da parte dei volontari: "Oltre alla messa a dimora delle piante della macchia mediterranea, non è stata prevista la raccolta dei rifiuti sparsi all’interno dell’area"
Nelle ultime due domeniche i volontari - di Plastic Free, il 26 marzo, e di Team Spiagge Pulite, ieri - hanno effettuato una pulizia straordinaria del tratto di boschetto, compreso tra i locali “Avana Club” e “Borgo Santulì”, raccogliendo, come capita spesso, qualche quintale di rifiuti abbandonati: bottiglie di vetro e di plastica, un pneumatico da camion, sedie da spiaggia e ombrelloni, tavolino da pic-nic, e altro ancora.
Alcune associazioni ambientaliste hanno approfittato dell'iniziativa per osservare da vicino l’intervento di riqualificazione ambientale effettuato dal Comune di Agrigento e dal Dipartimento sviluppo rurale della Regione siciliana, "per la realizzazione del quale - scrivono -, oltre alla messa a dimora delle piante della macchia mediterranea, non è stata prevista la raccolta dei rifiuti sparsi all’interno dell’area: durante questi lavori il fuoco appiccato dagli operai ai resti delle potature ha bruciato anche questi rifiuti".
Gli ambientalisti aggiungono: "Il nostro rammarico, però, è rivolto anche alla constatazione che l'attecchimento delle piantine di arbusti potrebbe essere ostacolato dalla mancanza di barriere contro la brezza marina che potevano essere realizzate riutilizzando le canne tagliate che sono state invece bruciate; che non è stata prestata particolare attenzione al fatto che, avendo diradato il sottobosco esistente e avendo spinto troppo in alto la potatura delle conifere e delle latifoglie, si è di fatto azzerata la protezione per le piante giovani; che si sarebbero dovuti triturare e non bruciare i rami tagliati, e utilizzare questo il materiale come pacciamatura a protezione delle piante e come humus in grado di fornire sostanze nutritive".