Acqua, verso la nomina del Cda per il servizio idrico integrato, Leto: "La politica dia prova di aver rotto con il passato"
Lunedì 5 luglio i sindaci della provincia di Agrigento si riuniranno per analizzare i curricula ricevuti e decidere i nomi dei tre componenti del consiglio di amministrazione dell'azienda speciale consortile
Lunedi? 5 luglio i sindaci della provincia di Agrigento si riuniranno per analizzare i curricula ricevuti e decidere i nomi dei tre componenti del Cda dell'azienda speciale consortile che si andra? a costruire per gestire il Servizio Idrico Integrato.
Le nomine arriveranno a circa una settimana dal terremoto giudiziario che ha portato agli arresti di Marco Campione e dei vertici delle societa? da lui create; un terremoto giudiziario che ha messo in luce un sistema di potere, corruzione e compromissione della politica, delle istituzioni, delle forze dell'ordine a tutti livelli col peggiore malaffare.
"Ad un tale disastro - dichiara Antonella Leto del Forum siciliano dei movimenti per l'acqua e i beni comuni - deve necessariamente seguire un risanamento etico, sociale e civile ancor prima che ambientale e gestionale.
La futura gestione, interamente pubblica e partecipativa, non dovra? solo fornire un servizio efficace, efficiente ed economico ma rappresentare il riscatto di una intera provincia. La politica e? chiamata a dare prova di avere rotto definitivamente col recente passato, di avere a cuore sopra ogni cosa il bene di una collettivita? e di un territorio piegati per anni a sfregi e soprusi inenarrabili. La costituzione dell'azienda speciale consortile e? un traguardo agognato e fortemente caldeggiato dal Forum Italiano e siciliano dei movimenti per l'Acqua e da tutti i comitati territoriali da cui e? composto. Sara? il primo Ente di diritto pubblico a gestire in Sicilia il bene comune piu? prezioso senza finalita? lucrative, con la partecipazione ed il controllo democratico delle cittadinanze, affinche? non si possano ripetere gli orrori del passato.
L'ATI di Agrigento ha intrapreso per prima la strada del rispetto della volonta? popolare referendaria e della legge 19/15 vigente.
Ora il primo passo e? fondamentale: per questo chiediamo alle ed ai signori sindaci che la scelta di lunedi? sia oculata e svincolata da qualsiasi pressione politica; che i componenti del C. d. A. siano scelti in base alle effettive competenze in materia di servizi idrici, che non abbiano alcun trascorso, collegamento o vicinanza con i soggetti coinvolti nell'inchiesta giudiziaria o con ambienti ad essi ricollegabili, lontani da ogni possibile conflitto d'interessi o cointeressenza ad interessi diversi da quelli della collettivita? e del bene pubblico. Scelte trasparenti e limpide come l'acqua".