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"Testa di capretto davanti allo studio", Pm chiede due condanne

L'accusa ha avanzato l'istanza di sette mesi di reclusione nei confronti di due saccensi accusati di minacce nei confronti di uno tra i professionisti più noti della città

Chiesta, dal pubblico ministero del tribunale di Sciacca, la condanna a 7 mesi di reclusione nei confronti di due saccensi accusati di minacce all’ingegnere Michele Buscarnera, uno tra i professionisti più noti in città, che il primo marzo del 2011 ha trovato, posizionata sulla maniglia della porta d’ingresso del suo studio, un sacchetto di plastica contenente una testa mozzata di capretto. La condanna - secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia - è stata chiesta nei confronti dei saccensi Baldassare Giaimo, commerciante di 57 anni, e Giuseppe Gallina, pensionato di 67 anni.  

Buscarnera al processo si è costituito parte civile, assistito dall’avvovato Aldo Rossi, con una richiesta di risarcimento di 50 mila euro. L’avvocato Rossi discuterà il 6 febbraio e il 14 sarà la volta dei difensori dei due imputati, gli avvocati Adriano Mulè Cascio per Gallina ed Accursio Montalbano per Giaimo. La citazione a giudizio nei loro confronti è stata disposta dal sostituto procuratore Michele Marrone a seguito delle indagini svolte dalla squadra mobile di Palermo e dal commissariato di polizia di Sciacca. 

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