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"Spaccio di stupefacenti", indagini chiuse per sei giovani indagati

L'inchiesta avrebbe ricostruito dei trasferimenti di droga, avvenuti nel 2015, da Palermo a Sciacca

La droga che arrivava a Sciacca da Palermo, i controlli della polizia che in un’occasione avrebbero indotto quattro occupanti di un’auto a disfarsi dello stupefacente e poi furti e ricettazione di oggetti in oro. C’è tutto questo in un’inchiesta condotta dalla Procura di Sciacca che ha notificato sei avvisi di conclusione indagini ad altrettanti indagati, cinque dei quali saccensi. Lo riporta oggi il Giornale di Sicilia. Un’indagine per fatti del 2015. 

L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato - sempre secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia - dal sostituto procuratore Carlo Boranga a Daniele Salvatore Fucarino, di 39 anni; Vittorio Cristian Lo Grasso, di 35 anni; Filippo Bono, di 28 anni; Emanuele Gambino, di 31 anni; Piero Maniscalco, di 38 anni. L’unico non saccense è il tunisno Ouissem Jedday, di 30 anni, residente a Mazara del Vallo. Fucarino è difeso dall’avvocato Pietro Scalici, Lo Grasso dall’avvocato Mauro Tirnetta e Bono dall’avvocato Giada Cavalca.

A Fucarino, Lo Grasso, Bono e Gambino viene contestato l’episodio della droga che il 21 aprile del 2015 sarebbe stata lanciata dal finestrino di una Fiat 500. Lo stupefacente, 92 grammi di hashish, sarebbe stata acquistata a Palermo, destinata al mercato saccense e lanciata dal veicolo durante un inseguimento da parte della polizia.

Le indagini avrebbero ricostruito altri quattro trasferimenti della droga, con la stessa auto, da Palermo a Sciacca. Panette o mezze panette del peso di un etto o 50 grammi. Singoli episodi di cessione a Sciacca vengono contestati a Lo Grasso, mentre il 22 maggio del 2015 sarebbero stati Fucarino e Jeddy a trasportare due panette di hashish. 

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