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Giovedì, 25 Aprile 2024
Sciacca Sciacca

Mancano i volontari, a rischio chiusura la mensa della solidarietà

Padre Pasqualino Barone: "Abbiamo bisogno di fondi per la luce, per le bombole. Servono almeno 700 euro al mese. Quello che manca maggiormente, però, è la collaborazione"

"Per qualche settimana abbiamo già chiuso perché sono mancati i volontari. Se non arriveranno, anche cuochi oltre agente che serve ai tavoli, sarà difficile andare avanti". Lo ha detto, al Giornale di Sicilia, Padre Pasqualino Barone, che ha fondato, nel 2011, a Sciacca, la mensa della solidarietà, e che adesso evidenzia il rischio chiusura. "La povertà è in aumento anche a Sciacca – dice padre Barone – e lo vediamo stando in parrocchia con tutta la gente che viene a chiederci aiuto per le bollette e per tutti i bisogni. Alla mensa abbiamo bisogno di fondi per la luce, per le bombole. Servono almeno 700 euro al mese. Quello che manca maggiormente, però, è la collaborazione da parte dei volontari".

Il cibo, grazie a tanta solidarietà, arriva, anche se qualche volta manca la carne. Le spese, però, bisogna sostenerle. Quando, nel 2011, è partita l’iniziativa della mensa della solidarietà, promossa da don Pasqualino Barone, erano, in particolare, stranieri, molti romeni, a beneficiarne. Adesso la gran parte è composta da gente di Sciacca. "A casa mandiamo da mangiare agli ammalati oppure a chi si trova agli arresti domiciliari e non può venire da noi – dice, al Giornale di Sicilia, Mimmo Corona, direttore della mensa della solidarietà – e poi c’è anche chi, per pudore, preferisce non venire alla mensa. Ho notizia di tanti altri che non vengono perché i loro figli si vergognano".

Per preparare da mangiare, ogni giorno, servono almeno sei chili di pasta, quattro latte di salsa, non meno di sei chili di melanzane o peperoni e altrettanti di frutta. Ci sono i bar che ogni tanto mandano i dolci e gli operatori del mercato ortofrutticolo che garantiscono la frutta e gli ortaggi. E poi la gente che aiuta a pagare le spese, quelle 700 euro al mese, tra luce e bombole del gas, che non devono mai mancare per mandare avanti l’attività.

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